15enne violentata a Bari da un branco di cinque coetanei
02/08/2017 di Redazione
Non si arresta la sequela di violenze su ragazze giovanissime, stuprate spesso da gruppi di loro coetanei. È successo anche ieri sera a Bari: intorno alle 22 una ragazza di 15 anni è stata adescata da un amico, con la scusa di andare a mangiare un gelato nel borgo antico del capoluogo pugliese. Dopo, l’amico l’ha convinta a seguirlo per fare due chiacchiere e l’ha portata in una zona appartata nell’area portuale di Bari, forse un parcheggio.
Era una trappola: lontano da occhi indiscreti, sono sbucati da dietro alcune macchine altri quattro ragazzi. Hanno sbattuto la 15enne su un auto e l’hanno tenuta ferma per violentarla a turno. La violenza sarebbe stata commessa intorno alle 23. La 15enne violentata a Bari ha raccontato tutto ai genitori e ai sanitari. I magistrati la sentiranno nei prossimi giorni, mentre i carabinieri del Comando Provinciale portano avanti le indagini, coordinate dal pm della procura ordinaria Simona Filoni e dal collega della procura minorile Rosario Plotino.
15ENNE VIOLENTATA A BARI, I 5 STUPRATORI HANNO TRA I 16 E I 18 ANNI
I cinque ragazzi indagati per lo stupro di gruppo su una 15enne hanno tra i 16 e i 18 anni e sono tutti residenti in provincia di Bari. Barese anche la loro vittima, la 15enne violentata a Bari.
15ENNE VIOLENTATA A BARI, IL SINDACO ANTONIO DECARO: «IL COMUNE SI COSTITUIRÀ PARTE CIVILE»
«La violenza perpetrata a danno di una ragazzina di soli 15 anni da parte di un gruppo di coetanei non può lasciare questa città indifferente», dice il sindaco di Bari, Antonio Decaro, commentando la violenza avvenuta ieri sera nell’area portuale del capoluogo pugliese. «Un episodio di assurda sopraffazione che non trova alcuna giustificazione e ci restituisce un quadro educativo e morale compromesso, di cui tutti siamo responsabili e su cui occorre interrrogarci – ha aggiunto – siamo vicini alla ragazza e alla sua famiglia a cui vanno tutta la nostra solidarietà e il nostro supporto nel cercare di superare questo momento difficile». «Ci costituiremo parte civile nel processo contro chi ha abusato della dignità di una ragazzina, affinché chi è colpevole comprenda fino in fondo il senso delle proprie azioni e soprattutto la ricaduta di queste sull’intera comunità – ha concluso Decaro – oggi siamo tutte vittime di questo tragico martedì sera».
In una nota, invece, il Garante regionale pugliese dei diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza, Ludovico Abbaticchio, fa sapere: «La violenza contro le donne e ancor più, quella contro una adolescente, è una violazione dei diritti umani. Non ci stancheremo mai di combattere con ogni mezzo questa espressione grave di discriminazione».