20 cose da sapere sul raffreddore

27/01/2015 di Redazione

Il raffreddore è una delle malattie che caratterizza maggiormente la stagione invernale. L’infezione di solito colpisce il naso e la bocca, provocando starnuti e colpi di tosse. Quando starnutiamo l’aria raggiunge una velocità tra i 160 e i 180 chilometri all’ora, la forza di un uragano, mentre la velocità si dimezza per la tosse. Ecco altri 20 fatti da conoscere sul raffreddore.

  • Ci sono più di 200 agenti patogenti, che possono provocare un raffreddore.
  • Ogni giorno più di 50 milioni di persone prendono uno dei virus che provoca il raffreddore.
  • Quando ci baciamo il pericolo di contagio da raffreddore è basso. Il PH di bocca e stomaco ne uccide i virus
  • Gli antibiotici non aiutano in nove casi su dieci, perché il raffreddore è causato da virus e non dai batteri
  • Gli adulti contraggono un raffreddore fino a quattro volte l’anno in media. Tra i bambini questa percentuale sale fino a sei, dieci volte l’anno.
  • Nel corso di una vita trascorriamo fino a tre anni di esistenza con il raffreddore e i suoi sintomi.
  • Solo una persona su dieci non va a lavorare per il raffreddore.
  • Nel più antico libro di medicina del mondo, il Papiro Ebers, gli antichi egizi avevano già descritto venti forme di tosse e starnuti. I consigli per curarlo erano latte materno con un mix di diverse sostanze tra cui il miele.
  • Bisogna curare il raffreddore fino a che sono scomparsi tutti i sintomi. Il raffreddore dura di solito tra i 5 e i 7 giorni, mentre l’influenza fino a 10.
  • Per non prendere il raffreddore è consigliabile tenersi a due metri di distanza da chi ne è ammalato. Bisogna lavarsi regolarmente le mani per almeno 20 secondi, e disinfettarsi. Preferibile rinunciare alle strette di mano.
  • Un raffreddore viene provocato da un virus, non dal freddo. I cambi di temperatura accentuati tra aria calda e fredda indeboliscono però il nostro sistema immunitario.
  • Alcuni rimedi contro il raffreddore sono tenersi al caldo, e inumidire le mucose, così come pulirsi il naso. Gli spray nasali vanno usati per un massimo di sette giorni. Bere il brodo è un buon rimedio.
  • La maggior parte delle persone va a lavorare quando ha il raffreddore. Bisogna però ricordarsi come chi lavora raffreddato abbia la tendenza a fare molti più errori, provocando più danni economici di quanto costi rimanere a letto.
  • Otto ore dopo l’infezione vengono costruiti i primi virus, ed entro due giorni avvertiamo i primi sintomi.
  • Quando si starnutisce meglio soffiarsi il naso con un fazzoletto, per impedire che i virus possano circolare nell’aria e ritornare sulla nostra mano.
  • Non contenere lo starnuto, per non stimolare una pressione sui batteri nelle zone dove si genera l’infezione.
  • Le persone raffreddate hanno una maggiore capacità di contagio dopo due giorni dall’arrivo dei primi effetti, ma già dopo 48 ore è possibile infettare chi ci sta vicino
  • Bisogna chiamare il dottore quando i problemi da raffreddore durano diversi giorni, quando c’è una febbre elevata, di 39°, o quando il nostro respiro si appesantisce particolarmente.
  • I virus da raffreddore sono minuscoli. Il rhinovirus, l’agente patogeno responsabile della maggior parte dei raffreddori, misura solo 20 nanometri. Ciò significa che su una moneta da un euro ci sarebbe spazio per almeno 200 virus per 7 miliardi di persone. Basterebbe quindi solo questa piccola dimensione per contenere i virus capaci di contagiare l’intera umanità.
  • I virus del raffreddore possono sopravvivere fino a un massimo di tre ore sulle mani o sopra gli oggetti.

(Foto: Scott Olson / Getty Images)

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