Il movimento contro le molestie sessuali #MeToo è la persona dell’anno 2017

06/12/2017 di Redazione

Secondo il Time la persona dell’anno 2017 è il movimento #MeToo contro le molestie sessuali. L’annuncio è arrivato oggi dal sito Time.con e dalla Nbc. Il premio del settimanale americano (dal 1927 assegnato a uomini o donne, gruppi di persone, luoghi o idee che più hanno influenzato nel bene o nel male gli eventi dell’anno) è andato dunque al movimento nato dopo le rivelazioni e le accuse di violenza sessuale contro il produttore Harvey Weinstein, che ha come obiettivo quello di far luce sulle molestie sessuali e sulle aggressioni che le donne hanno subito nel posto di lavoro o durante colloqui.

Persona dell’anno 2017: il Time ha scelto il movimento #MeToo contro le molestie sessuali

Con la speciale copertina il Time ha reso omaggio alle donne che «hanno rotto il silenzio» nel mondo dell’entertainment, della politica, dei media e più in generale nel mondo del lavoro. «Le donne e gli uomini che hanno rotto il loro silenzio – si legge in uno dei lunghi articoli pubblicati – abbracciano tutte le razze, tutte le classi di reddito, tutte le occupazioni e praticamente tutti gli angoli del pianeta. Potrebbero lavorare nei campi della California, o alla reception del Plaza Hotel di New York o al Parlamento Europeo. Fanno parte di un movimento che formalmente non ha un nome. Ma ora hanno una voce». E ancora, con riferimento alle storie di molestie e violenze sessuali nel mondo del cinema: «Le star apparentemente non sono come te e me. Sono snelle, affascinanti, padrone di sé. Indossano abiti che noi non possiamo permetterci e vivono in case che noi possiamo solamente sognare. Eppure si scopre che, nei modi più dolorosi e personali, sono più simili a te e me di quante ne abbiamo mai immaginato».

Persona dell’anno 2017: tra i finalisti anche Jeff Bezos, Donald Trump e Kim Jong-un

Erano 10 i finalisti scelti dal Time per il titolo di persona dell’anno 2017. In lizza anche: il fondatore di Amazon Jeff Bezos, diventato nei mesi scorsi l’uomo più ricco del mondo; ‘The dreamers’, ovvero i ‘sognatori’, immigrati, privi di documenti, portati giovanissimi negli Stati Uniti dai loro genitori quando erano bambini; Patty Jekins, regista di ‘Wonder Woman’, la prima donna ad aver diretto un film che ha incassato più di 100 milioni di dollari; il dittatore nordocreano, Kim Jon-un, che minaccia una guerra nucleare; Colin Keapernick, il giocatore di football americano che è riusciti a lanciare negli Stati Uniti una protesta contro il razzismo inginocchiandosi durante l’inno nazionale; Robert Mueller, avvocato americano e nuovo direttore dell’Fbi che ha avuto ruolo chiave nella vicenda Russiagate; il principe ereditatio saudita Mohammad bin Salman Al Sa’ud, protagonista nel suo Paese di una campagna contro la corruzione per rafforzare il suo potere; il presidente degli Stati Uniti Donald Trump, già uomo dell’anno 2016 secondo Time; e infine, il presidente cinese Xi Jinping, che è riuscito a farsi eleggere per un secondo mandato.

Persona dell’anno 2017, classifica

Al secondo posto della classifica che vede in testa #MeToo, si è piazzatto il presidente Trump, al terzo il presidente cinese Xi Jinping. A seguire il procuratore speciale Robert Mueller e il leader nordcoreano Kim Jong-un.

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