4 consigli per negoziare il tuo stipendio
22/06/2015 di Redazione

«Quanto vorresti guadagnare?» è inevitabile, durante un colloquio di lavoro, che prima o poi si arrivi a parlare dello stipendio. Una domanda tanto temuta quanto desiderata, che prospetta al candidato due strade: la rassegnazione o la negoziazione. Victoria Pynchon, collaboratrice di Mashable, ha redatto quattro consigli per non rassegnarsi ad essere pagati meno di quanto è giusto. Ma quanto è il giusto?
Lezione 1 – Vieni pagato in base al tuo valore di mercato, non per i tuoi meriti individuali.
Si viene valutati in base al valore di mercato, e cioè, in base a quanto guadagnano i tuoi colleghi impegnati nello stesso campo. Non importa quanto guadagnavi nel primo impiego, ciò che importa è quanto guadagna una persona con background, credenziali, istruzioni e posizione geografica simile. Esiste un sito per scoprirlo, si chiama PayScale e fornisce un questionario che abbina il tuo profilo a quello di 40 milioni di lavoratori in tutto il mondo. Un piccolo consiglio per le ragazze: spesso il gentil sesso guadagna meno dei colleghi uomini, durante il questionario selezionare “uomo”, in modo da chiedere al datore di lavoro quanto sia giusto, senza differenze.
Lezione 2 – Il lavoro che facevi prima non conta.
Quando vendi la tua vecchia auto, nessuno è interessato a sapere quanto l’avevi pagata. Eventuali acquirenti controlleranno su eBay o Craiglist, l’attuale valore di mercato del bene, e sarà quello il prezzo che si aspetteranno di pagare. «Detto questo – spiega Pynchon – è comunque probabile che ti venga chiesto qualcosa sul tuo precedente impiego. Questo è quello che consiglio ai miei clienti di rispondere:
“Il mio compenso lordo attuale è di 60.000€. Sono in cerca di un nuovo impiego perché la mia azienda non è competitiva sul mercato del lavoro. Confrontando i salari per il lavoro che ho svolto negli ultimi due anni con i nuovi assunti per la stessa posizione c’è un gap di ….”
“Il mio attuale stipendio è di 75.000€ con un bonus del 30% legato alle performance dell’azienda. L’anno scorso mi sono assicurato l’intero benefit perchè il mio datore di lavoro sa bene che attualmente risulto sotto pagato per quello che faccio, così ha trovato un modo per adattare lo stipendio base alle condizioni di mercato senza variazioni all’intera fascia di retribuzione”
La risposta migliore è quella più credibile, perfino questa:
“Cerco un’azienda che valuti i suoi dipendenti allo stesso modo dei nuovi assunti”
Lezione 3 – Ottenere un “No” come risposta, è la giusta occasione per risolvere i problemi
I negoziatori professionisti dicono che la negoziazione non inizia sul serio fino a che qualcuno non dica “No”. Una risposta negativa alla vostra richiesta significa soltanto che il tuo partner contrattuale ha incontrato un ostacolo nella tua assunzione. Quindi, se qualcuno dovesse opporsi, rispondete come segue:
“Sono veramente entusiasta di questa opportunità (o potenziale opportunità). Il denaro non è tutto. Sono più interessato alle opportunità di carriera che la vostra azienda può offrirmi, ma ho delle responsabilità da rispettare. Potrebbe condividere con me le motivazioni per cui non viene garantito il prezzo di mercato per questa posizione?”
“Sarà difficile trovare qualcuno per questa posizione con uno stipendio al di sotto della soglia di mercato. Crede che aggiungere qualcuno alla conversazione potrebbe essere utile?”
“Le Risorse Umane sono autorizzate ad effettuare una compensazione economica per questa posizione? Se si, sarei felice di discutere un bonus, una posizione azionaria, o qualsiasi altro incentivo che l’azienda intende offrire ai candidati per accettare il posto”.
Lezione 4 – Non ti verrà dato quello che meriti, ma quello che negozi.
Quindi? Quindi controlla il tuo “market value” su PayScale e negozia con l’azienda il giusto compenso.