A far esplodere l’aereo russo precipitato sabato scorso in Egitto, nella penisola del Sinai, causando la morte di tutte le 224 persone a bordo sarebbe stata una bomba piazzata dentro una valigia o un bagaglio a mano. A riferirlo ieri sono stati fonti dell’intelligence Usa citate dalla Cnn. È stato precisato inoltre che l’attentato potrebbe essere stato portato a termine dall’Isis o da un gruppo terroristico affiliato.
Le fonti dei servizi statunitensi hanno spiegato come ancora non ci sia una conclusione formale delle indagini da parte della comunità dell’intelligence. Ma l’ipotesi sarebbe quella di un bagaglio portato a bordo anche grazie alla complicità di un impiegato dell’aeroporto di Sharm el-Sheik e alla mancanza di controlli nello scalo della località turistica egiziana sul Mar Rosso. La notizia è arrivata mentre gli stessi jihadisti dello Stato Islamico sono tornati a rivendicare la responsabilità della tragedia dell’Airbus A321 precipitato una ventina di minuti dopo il decollo da Sharm el-Sheikh e diretto in Russia, a San Pietroburgo.
La possibilità che sia stato un orgigno esplosivo a provocare lo schianto dell’aereo è stata confermata anche dal ministro degli Esteri britannico, Philip Hammond, ai media a Londra. In precedenza Downing Street, proprio nel timore che a causare l’esplosione sia stato un ordigno, aveva annunciato la sospensione di tutti i voli da e per Sharm el-Sheikh. «Abbiamo concluso che esiste una significativa possibilità che l’incidente aereo nel Sinai sia stato causato da un ordigno esplosivo a bordo dell’aereo», ha dichiarato Hammond a seguito di una riunione del Comitato di risposta alle crisi del governo, presieduto dal primo ministro David Cameron. «Stiamo consigliando – ha detto – di non viaggiare in aereo attraverso l’aeroporto di Sharm el-Sheikh, se non è necessario. Questo significa che non ci saranno voli passeggeri britannici da Sharm el-Sheikh da questo momento».
Londra è intenzionata ad utilizzare due mastodontici aerei da trasporto C-17 della Royal Air Force (Raf), pronti a decollare dalla base di Brize Norton vicino Oxford, per andare a Sharm el Sheik a recuperare in più voli i circa 20mila cittadini britannici rimasti bloccati da ieri nel resort egiziano dopo che Londra ha bloccato tutti i voli. Stando a quanto riferito dal Daily Mail, i due aerei faranno la spola, evitando di sorvolare la penisola del Sinai, tra Sharm e la base di Akrotiri a Cipro, suolo britannico. Da Cirpo proseguiranno poi con voli normali verso il Regno Unito.
A Sharm el Sheikh, intanto, Il capo dell’aeroporto è stato “promosso” nel mezzo delle polemiche internazionali sulla sicurezza dello scalo. Adel Mahgoub, capo della società che gestisce gli aeroporti civili egiziani ha detto che Abdel Wahab Ali è diventato il suo vice e che al suo posto è stato nominato un pilota, Emad al Balasi. La decisione, ha aggiunto, non ha alcuna relazione con lo scetticismo internazionale sulla sicurezza dell’aeroporto.
(Foto di copertina da archivio Ansa. Credit: Balkis Press / ABACAPRESS.COM)