Parlamento UE sblocca 1,2 miliardi di aiuti per il terremotati del Centro Italia. Salvini non vota il provvedimento
13/09/2017 di Gianmichele Laino
Nemmeno un argomento dirimente come gli aiuti dell’Unione Europea ai terremotati del Centro Italia riesce ad attirare l’eurodeputato Matteo Salvini a Strasburgo. Oggi, il Parlamento UE ha approvato aiuti per 1,2 miliardi di euro alle popolazioni colpite dal sisma dello scorso anno: una decisione che ha come destinatari ben 140 comuni delle quattro regioni italiane (Marche, Umbria, Lazio ed Abruzzo) che tra agosto, ottobre e gennaio hanno vissuto l’incubo del terremoto.
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AIUTI UE TERREMOTATI, SALVINI ASSENTE
Tutti i deputati italiani hanno votato a favore del provvedimento, mentre l’esponente della Lega Nord non ha potuto farlo semplicemente perché non c’era. La sua assenza ha fatto particolarmente rumore ed è stata evidenziata sui social network anche dal corrispondente di Sky Roberto Tallei:
Insomma, un vero e proprio smacco di carattere fortemente simbolico per un politico lanciato in piena corsa verso le elezioni politiche del 2018. Eppure, Salvini non ha colto l’occasione. Non si tratta di un problema di assenteismo cronico – quella della «diserzione» del politico della Lega Nord dalle riunioni del parlamento UE è una sorta di leggenda metropolitana, smentita da un 88% di gettoni di presenza nell’ultimo anno -, ma probabilmente da una questione di incastri con i suoi impegni elettorali.
AIUTI UE TERREMOTATI, COME FUNZIONA IL FONDO DI SOLIDARIETÀ
Fatto sta, che da oggi – anche senza il voto di Matteo Salvini – le popolazioni del Centro Italia potranno beneficiare ufficialmente del Fondo di solidarietà Ue (Eusf), che può essere utilizzato per coprire spese di ricostruzione, emergenza e pulizia, nonché per la protezione di monumenti. Fino a questo momento, il nostro Paese era stato il maggior destinatario di questi fondi: da 15 anni – da quando, cioè, il fondo è stato istituito – all’Italia sono andati circa 1,3 miliardi di euro, a cui devono aggiungersi quelli previsti, appunto, per il terremoto del Centro Italia.