Alessandro Gassmann: “Pulirò il vicolo ogni tre giorni, non aspetto l’Ama”
11/09/2015 di Redazione
Alessandro Gassmann: “Pulirò il vicolo ogni tre giorni, non aspetto l’Ama”. Non si ferma l’impegno civico del popolare attore per il decoro di Roma: all’inizio del mese, dando seguito ad una sua provocazione, aveva preso la scopa e la paletta e aveva pulito la strada davanti casa sua, aggregando le foto sui social con l’hashtag #Romasonoio. Intervistato dal Corriere della Sera nella Cronaca di Roma, l’attore spiega che la campagna per la riappropriazione del decoro della Capitale è appena all’inizio.
ALESSANDRO GASSMANN: “PULIRO’ IL VICOLO OGNI TRE GIORNI, NON ASPETTO L’AMA”
Il vicolo da lui pulito, racconta infatti Gassman, è prevedibilmente tornato sporco in pochissimi giorni.
Il problema è l’assenza del senso civico…
«È proprio così. Proprio per questo ho voluto con il mio gesto scuotere le coscienze e fare incazz… qualcuno, cosa che è accaduta e ne sono felicissimo. Ma soprattutto mi ha reso felice la pioggia di tweet che ho ricevuto e che hanno commentato la mia “pulizia” del vicolo».
Ma il vicolo è poi rimasto pulito?
«Purtroppo no. Dopo tre giorni dalla mia ramazzata è tornato sporco. Ne approfitto per fare un annuncio a tutti coloro che intendono seguire il mio esempio: ogni tre giorni occorre intervenire».
Le ragioni di tanta sporcizia dove vanno ricercate?
«Le strade non si sporcano da sole. In maggioranza è soprattutto colpa dei romani, o meglio, di coloro che abitano a Roma e che non sempre sono nativi. Ci sono però anche tanti turisti maleducati».
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L’attore indica alcuni piccoli gesti di cura del decoro pubblico che lui stesso sta cercando di mettere in pratica; e in parte anticipa i contenuti dell’ordinanza anti-fumo che multerà ogni cittadino che getti per terra una cicca di sigaretta per 150 euro.
Perché, secondo lei, certi stranieri che nel loro paese non oserebbero gettare a terra nemmeno una briciola, qui da noi osano qualunque atteggiamento?
«Perché si sentono autorizzati dalla sporcizia che trovano! A Roma si può fare tutto, è già zozza! Viene indicata come un luogo dove tutto è permesso perché, a cominciare dai suoi abitati, è gente che non ci tiene al decoro… Se invece trovi pulito e ordinato, ci pensi due volte a comportarti in maniera scorretta. Il problema è sempre lì: nella presa di coscienza da parte di chi vive in questa capitale del mondo… Ma siamo ancora molto lontani da questo obiettivo. Deve proprio cambiare radicalmente la mentalità!».
Tutto parte dall’educazione civica.
«Le faccio un esempio banale. Io sono un fumatore e, in passato, ero anch’io abituato a gettare la cicca a terra. Adesso, invece, mi porto appresso una scatoletta e, quando ho finito la sigaretta, la spengo, la chiudo nella scatoletta e, quando torno a casa la svuoto nel secchio dell’immondizia. Semplice no?».
La sua campagna social #Romasonoio ha raccolto molti consensi sui social network, con vari cittadini romani che hanno preso a modello l’artista organizzando iniziative di recupero di vicoli e altre zone della città.
“Ho sostenuto il sindaco Marino”, continua Gassman parlando col Corriere della Sera, “che ritengo una persona onesta, fino a prova contraria: non può essere additato come unico responsabile. C’è un’intera amministrazione che va organizzata meglio. Non sono un politico e non saprei dare indicazioni, ma c’è qualcosa che non va”.