Alistair Campbell si tatua l’apparecchio acustico della figlia Charlotte. E i social lo eleggono papà dell’anno

Una foto, una semplice foto. Uno strano tatuaggio. Sei su Facebook e sorridi dell’ennesima bizzarria che un giovane uomo ha deciso di concedersi. E dimentichi che, come ci ha ricordato Lilin in Educazione Siberiana, il corpo tatuato racconta sempre una storia. La tua. In questo caso, una storia splendida.

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Sbagli a ridere, dunque. Ingrandisci la foto, guardi meglio. Quel profilo sghembo di un uomo barbuto e calvo ha, a partire dall’orecchio, il disegno di un apparecchio acustico. E non è una nuova moda, né una trovata così punk da stupire tutti. No, Alistair Campbell, espressione che conquista e padre amorevole, lo ha fatto per una ragione ben precisa. Per sua figlia Charlotte.

Charlotte ha sei anni e da quando ne ha due lotta con problemi uditivi gravissimi. È già al suo secondo apparecchio acustico fisso in neanche tre anni. Parliamo di due operazioni invasive e che nella rappresentazione dell’immagine che la bimba ha di sè incide moltissimo e ancora di più lo fa quando i suoi coetanei glielo fanno notare. E magari la prendono in giro o ne hanno paura. Ovviamente Charly non sente e parlava, finora, poco e male.
Si sa, quando tua figlia sta male, quando quel piccolo scricciolo è a terra, tu solleveresti il mondo e lo terresti sulle spalle perché possa stare meglio. E a questo giovane padre è venuta un’idea meravigliosa. Raparsi a zero e tatuarsi l’apparecchio acustico della figlia. Stesso modello, stessa struttura. Fisso, anche il suo. Unica concessione: il suo non è rosa, ma nero. Un gesto semplice, per non farla sentire sola. Per non farla sentire diversa.

Apparecchiacustici Twitter, e poi gli altri social e i giornali, l’hanno scoperto quando il buon Campbell ha messo l’immagine sull’account Facebook Charlotte Hearing’s Journey, perché nascondersi è sempre sbagliato e per parlare agli altri delle loro peripezie e conquiste. E il New Zealand Herald è andato a fondo.

Grazie a questo giornale scopriamo che quest’uomo ha anche dovuto litigare con sua moglie per farlo. Anita, che conosce bene la patologia – porta anche lei un apparecchio acustico e anche il loro secondogenito (hanno tre figli) Lewis deve aiutarsi con macchinari mobili di ausilio all’udito – non era sicura “che Charlotte potesse capire e che magari le prese in giro al padre potessero danneggiarla”. Erano preparati, i due genitori, all’odissea medica e sociale, ma il danno di Charlotte all’orecchio sinistro modificava tutti i suoni che venivano trasmessi al suo cervello, rischiando di interrompere o peggiorare il suo sviluppo, anche dopo la prima operazione, fatta a inizio 2013. Quest’estate la seconda.
E una settimana fa, il colpo di testa (è proprio il caso di dirlo). Alistair entra in un rinomato studio di tatuatori di Taupo, sulle rive del lago omonimo, nella regione neozelandese di Waikato. E ne esce con questa opera d’arte.

Charlotte appena l’ha visto, l’ha toccato, gli ha sorriso e ha parlato – per lei non è facile, solo con questa seconda operazione riesce a sentire da dove proviene un suono e comincia a modulare sillabe e versi – e ha detto solamente “cool”. La foto messa su Facebook dopo quel sorriso che ha ripagato Campbell del sacrificio dei suoi capelli – “possono ricrescere, per lei farei ben più di questo” – ha poi fatto eleggere Campbell, all’unanimità, come papà dell’anno. Premio solo morale, ma meritatissimo. Ma il trofeo più bello è un altro: l’operazione della piccola è andata bene, l’iter chirurgico si è concluso. Ora deve solo godersi questa rinascita, presto, anche se non subito, la sua vita sarà identica a quella di tutte le altre ragazzine.

Con una differenza: un papà così figo lo avrà solo lei. E con lui condividerà quell’accessorio così cool e alla moda. Alistair style, il migliore.

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