Norbert Feher, alias Igor il Russo, ha tenuto sotto scacco per otto mesi le autorità italiane. Oggi è stato arrestato in Spagna, in un altro Paese, da altre forze militari. Eppure, il generale dei carabinieri Tullio Del Sette rivendica con forza il ruolo avuto dalle forze dell’ordine italiani nell’operazione che ha portato all’arresto del un pluriomicida più ricercato d’Italia.
«L’arresto di Igor è avvenuto in una zona da noi indicata (tra i comuni di Cantavieja e Mirambel, nella provincia di Terkel, ndr) – ha detto Del Sette – eravamo in Spagna, ma anche in Austria e Serbia. Non abbiamo mai mollato un giorno la ricerca di questo pericolosissimo individuo. Gli ultimi sviluppi hanno dimostrato quanto sia effettivamente pericoloso e che grosso peccato sia stato metterlo in libertà nel 2015 quando ancora doveva scontare degli anni di galera».
Già, perché il «problema Igor», nasce proprio da lontano. In Italia, era stato arrestato già nel 2007 e nel 2010: la causa era rappresentata sempre da rapine, compiute via via sempre con metodi sofisticati. L’ultima gli costò 5 anni di carcere, al termine dei quali fu rilasciato. Poi, le tragiche vicende di aprile: il primo giorno del mese, uccide il tabaccaio Davide Fabbri. Una settimana dopo, proprio mentre le forze dell’ordine gli stavano dando la caccia, lo stesso Igor colpisce a morte una guardia volontaria, Valerio Verri, e ferisce un agente della polizia provinciale.
La caccia all’uomo organizzata dai Carabinieri nelle settimane successive è imponente, con centinaia di uomini dei reparti speciali, cani addestrati, mezzi di ultima generazione, segnalazioni continue e irruzioni nei casolari. A un certo punto, si diffondono persino leggende di paese circa i metodi di sopravvivenza dello stesso Igor. Ferito, l’uomo riesce a imboscarsi nelle campagne del Ferrarese, riesce a nutrirsi regolarmente, riesce a confondersi con la natura selvaggia. A un certo punto, nel panico più completo dei residenti, le forze dell’ordine diffondono una sorta di vademecum per affrontare al meglio l’eventuale situazione di emergenza di un incontro a tu per tu con Igor. Poi, il nulla.
Le notizie arrivate dalla Spagna parlano di Norbert Feher come una persona che ha resistito fino all’ultimo alle forze dell’ordine, uccidendo due membri della Guardia Civil e un civile in un drammatico conflitto a fuoco. Però, il generale Del Sette si può consolare: è stato pur sempre arrestato (con soli 8 mesi di ritardo) in una zona «indicata dai servizi italiani».
FOTO: A sinistra Tullio Del Sette (foto ANSA/LAMI), a destra Norbert Feher (Wikilao)