Ufficialmente non si sa che vengono dallo stock dell’Arabia Saudita, semi-ufficialmente la loro vendita è stata approvata dal Dipartimento di Stato, di sicuro c’è che sono stati consegnati a un solo gruppo siriano e a precise condizioni.
I DETTAGLI DEL PIANO – Le condizioni della fornitura prevedono che i contenitori di ogni missile sparato saranno restituiti ai fornitori, per dimostrarne l’impiego e per confermare che non siano stati rivenduti. L’apparire di una fornitura non estemporanea di armi anticarro aiuterà sicuramente l’opposizione siriana, anche se questa assegnazione preferenziale rischia di evidenziare ancora di più le differenze all’interno dell’opposizione ed Assad, alimentando invidie e risentimenti, per non dire di fratture di carattere settario e politico per le quali le fazioni ribelli si trasformano in combattenti per procura di guerre tra paesi diversi dalla Siria, che in Siria ovviamente avanzano la loro agenda e non quella del popolo siriano.
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LE INGERENZE STRANIERE – Apprendisti stregoni che per ora alimentano ben due guerre civili nello stesso paese, quella contro aAssad e quella tutta interna alla ribellione contro gli islamisti fanatici dell’IsIL.