Bomba a New York, l’attentato provoca 29 feriti, uno è grave. In Minnesota un attacco a coltellate provoca un morto. Ordigno in un cassonetto anche nel New Jersey

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Il sindaco Bill de Blasio, arrivato sulla scena dell’esplosione, ha dichiarato che «si è trattato di un atto intenzionale, ma che allo stato attuale delle indagini non ci sono evidenze che lo colleghino al terrorismo».

Alle 20.30, ora di New York (in piena notte in Italia), a Manhattan, a Chelsea è esplosa una bomba. Il terrore è tornato nella Grande Mela con un’esplosione che a ora ha provocato 29 feriti (uno è grave) e con un ulteriore ordigno ritrovato nei paraggi – pare una pentola a pressione con esplosivo e un cellulare dentro, quindi un meccanismo piuttosto rudimentale – e il terrore che altri due eventi possano essere collegati: un cassonetto che è saltato in aria in New Jersey creando panico alla maratona dei marines e un assalto a coltellate di un uomo che avrebbe urlato “Allah Akbar” prima di uccidere a coltellate una persona.



In conferenza stampa il commissario della polizia di New York, O’Neill, a proposito dell’ordigno esploso a Manhattan. E’ intanto salito da 25 a 29 il numero dei feriti. Il sindaco di New York, De Blasio, afferma che non ci sono prove di una possibile connessione tra l’esplosione di Manhattan e quella in New Jersey. “Nessuna prova,al momento,di una connessione terroristica”.

Il sindaco Bill de Blasio, arrivato sulla scena dell’esplosione, ha dichiarato che «si è trattato di un atto intenzionale, ma che allo stato attuale delle indagini non ci sono evidenze che lo colleghino al terrorismo». Certo è però che il fumo in questo quartiere votato all’intrattenimento giovanile, quell’esplosione ha fatto ripiombare nel terrore una città.



A ora la polizia, dopo la fuga scomposta di centinaia di persone, la polizia invita tutti a non uscire di casa e a stare lontani dalle finestre.