Il caso della bambina non vaccinata per il tetano in rianimazione a Torino

08/10/2017 di Redazione

Sette anni, italiana, potrebbe avere il tetano, e per questa malattia non fu mai stata vaccinata.

La piccola – riporta Repubblica – è stata accompagnata dai genitori ieri pomeriggio all’ospedale Regina Margherita di Torino, in preda a convulsioni e spasmi. Ora si trova in rianimazione.

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In queste ore i medici de l’Amedeo di Savoia stanno cercando di capire se la piccola abbia contratto il tetano, malattia per cui non è stata vaccinata. Nel mentre è stata avviata la terapia contro la tossina che viene prodotta dal batterio. Il tetano è presente tra le vaccinazioni obbligatorie.

Il periodo di incubazione varia da 2 giorni a mesi, ma è mediamente di 14 giorni (la sua durata è condizionata dal tipo, dall’estensione e dalla localizzazione della ferita). Meno tempo incubi meno la malattia si presenta in modo drastico. I sintomi? Le contrazioni muscolari di solito iniziano dal capo, e progrediscono poi verso il tronco e gli arti. Un caratteristico sintomo iniziale è il trisma, cioè la contrattura del muscolo massetere, che dà al volto del paziente un aspetto caratteristico (riso sardonico), seguito da rigidità del collo, difficoltà di deglutizione, rigidità dei muscoli addominali. Altri sintomi includono febbre, sudorazione, tachicardia. Il paziente rimane conscio e gli spasmi muscolari, provocati da stimoli anche minimi, causano dolore.

Il tetano non è contagioso quindi l’isolamento nel paziente non è necessario. Onde evitare l’asfissia occorre prontamente somministrare il siero antitetanico e sciogliere le contratture con miorilassanti. Sono rarissimi i casi di tetano in Italia, proprio perché oramai il suo vaccino è obbligatorio da anni con polio, difterite ed epatite B. Ancora prima dell’entrata in vigore del decreto Lorenzin.

(foto di repertorio ANSA)

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