Il bimbo di 20 mesi ricoverato con tracce di hashish nel sangue

04/12/2017 di Redazione

Sabato pomeriggio un bimbo intossicato dalla droga è stato portato in gravi condizioni all’ospedale Vittore Buzzi di Milano. Nel sangue del piccolo, ricoverato nel reparto di Rianimazione, i medici hanno trovato tracce di cannabis e definito il quadro clinico come intossicazione da thc, principio attivo dell’hashish e della marijuana. Il bambino è stato portato in ospedale dopo convulsioni e crisi respiratorie, quasi certamente legate alla sostanza che aveva nell’organismo.

BAMBINO RICOVERATO CON TRACCE DI HASHISH NEL SANGUE

Tutto inizia nel pomeriggio di due giorni fa, quando la mamma, una donna romena, e il papà, egiziano, consumatore abituale di droga, portano il bimbo a giocare in un parco giochi a Sesto San Giovanni. Il piccolo, stando al racconto dei genitori, sta bene fino a quando non tornano a casa, dove il bambino comincia ad avere problemi di respirazione, a sentirsi male, perde i sensi e collassa. È la madre a portarlo in ospedale. Le condizioni sono preoccupanti. Viene ricoverato in Rianimazione. I dottori cominciano gli esami per scoprire le origini del malore. I risultati arrivano il giorno seguente e sono allarmanti. Un medico torna dal laboratorio di analisi e avverte la questura perché nel sangue del bimbo ci sono le tracce di cannabis.

Sarà ora un’indagine della polizia a stabilire come possa il piccolo aver assunto droga. All’arrivo in ospedale i genitori hanno provato a giustificarsi. «Tra le 2 e le 4 di sabato pomeriggio siamo stati al parco giochi vicino casa; potrebbe aver trovato un pezzetto di hashish abbandonato a terra e averlo messo in bocca in un momento in cui l’abbiamo perso di vista…», è la loro spiegazione, riportata oggi dal Corriere della Sera. Ma si tratta di dichiarazioni che non convincono. I riflettori sono puntati proprio sui comportamenti dei due. Il fatto che la crisi respiratoria sia stata rapida e forte apre all’ipotesi che il piccolo abbia assunto la sostanza ingerendo un pezzo di hashish. Il papà è un consumatore abituale. E dunque, risulta molto più probabile che suo figlio abbia mangiato droga non al parco ma in casa, raccogliendo un pezzetto caduto a terra o riposto su un tavolo o in un cassetto.

I magistrati per ora non hanno ipotizzato alcun provvedimento. Si attendono gli accertamenti della polizia. Ad aprire un fascicolo è stata la Procura dei minori, che non ha disposto provvedimenti urgenti. Le condizioni del bambino sembrano comunque migliorare. Il piccolo resta in gravi condizioni ma da ieri respira autonomamente.

Aggiornamento alle 11.15 del 4 dicembre:

Il bimbo sta «decisamente meglio». Le sue condizioni, stando a quanto fa sapere la struttura, sono nettamente migliorate, tanto che nel corso della giornata sarà trasferito dalla Rianimazione al reparto di Pediatria. Il piccolo ha avuto nella giornata di sabato delle convulsioni e una crisi respiratoria. Grazie al monitoraggio e alle cure dei medici, le sue condizioni sono migliorate ed è ora considerato fuori pericolo.

(Foto: ANSA / LUCA ZENNARO)

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