Barack Obama, l’Anticristo

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La Bibbia e Nostradamus hanno previsto che Obama vincerà le elezioni e porterà la fine del mondo. E tutto questo, mentre si avvicina il 2012…



Questa rubrica tratterà serialmente il debunking di miti internettiani e non. A tenerla, il “terribile” John di crono911.

Ai primi di ottobre ho incontrato un paio di conoscenti americani che vivono a New York, democratici da sempre, e abbiamo discusso delle imminenti elezioni presidenziali. Arrivati al dunque, i due mi hanno detto: Siamo democratici ma non voteremo Obama. Quell’uomo è finto, non è quello che vuole sembrare. Lo sai che c’è una profezia di Nostradamus che ha previsto la sua vittoria e lo ha indicato come l’Anticristo che ci porterà alla fine del mondo? E che questo avverrà esattamente nel 2012, come è previsto anche da una antica profezia dei Maya?”. “Accidenti – ho risposto. E voi credete a queste panzane?“. “Di solito no – hanno assicurato loro – ma ci sono troppe coincidenze, come i nomi, presidente Obama e vicepresidente Biden. Suonano proprio come Osama Bin Laden. Meglio essere prudenti”.



DUBBIO INQUIETANTE – Io sono tutt’altro che superstizioso e conosco bene il mondo delle fandonie che dilagano sul web e sui media, ma in questa circostanza un lampo di inquietudine ha scosso la mia tradizionale imperturbabilità: in effetti l’accostamento dei nomi Obama e Biden è una coincidenza singolare. La prossima presidenza statunitense, che dovrebbe traghettare la nazione oltre gli incubi dell’11 settembre provocati dal suo nemico numero uno, Osama Bin Laden, si chiamerà Obama-Biden. La storia della profezia dei Maya secondo cui nel 2012 gli “angeli” si scontreranno contro i “grigi” (che sarebbero poi i rettiliani di Icke, di cui abbiamo parlato anche in questa rubrica) in una grande battaglia che incenerirà il pianeta Terra è proposta da decine di migliaia di siti web. Le profezie di Nostradamus sono oggetto di discussione da decenni, anche perché con il senno di poi chiunque riesce a trovare singolari coincidenze nelle sue quartine, ma in questo caso la profezia è stata individuata prima delle elezioni. Infine Obama (giovane, nero, dinamico, spiritoso, di famiglia che più umile e disastrata non si può) sembra il protagonista di una fiaba con un lieto fine troppo perfetto per essere vero. Insomma… meglio controllare!

LA BUFALA NASCE DA UNA MAIL – Ci è voluto poco per rintracciare una mail che sta circolando con il sistema della “catena di San Antonio”, in cui si afferma: “According to The Book of Revelations the antichrist is: The antichrist will be a man, in his 40s, of MUSLIM descent, who will deceive the nations with persuasive language, and have a MASSIVE Christ-like appeal… the prophecy says that people will flock to him and he will promise false hope and world peace, and when he is in power, will destroy everything is it OBAMA?”. Tradotto: “Il Libro delle Rivelazioni [ossia il libro dell’Apocalisse, nel Nuovo Testamento] descrive così l’Anticristo: un uomo sulla quarantina, di origini musulmane, che ingannerà le genti con la sua arte oratoria persuasiva e apparirà estremamente simile a Cristo… la profezia dice che le genti lo seguiranno come pecore e lui prometterà false speranze e pace nel mondo, e nel momento in cui salirà al potere distruggerà ogni cosa… Obama è lui?”. Con un po’ di pazienza, abbiamo verificato che questo passaggio è del tutto inventato: non c’è scritto nulla del genere in alcun punto della Bibbia.



LA PROFEZIA DI NOSTRADAMUS – La storiella della quartina di Nostradamus, invece, è vera. E ce la conferma una fonte autorevole, il prof. Eugene Randell del prestigioso Smithsonian Institute, nei cui archivi è custodita l’unica copia esistente al mondo della quarta edizione de “Le Profezie” di Nostradamus, risalente al 1559. In questa copia ci sono venti quartine in più rispetto alle edizioni precedenti e una di esse (la numero 243) recita: “Il grande impero verrà strappato dal ramo, il più potente per più di quattrocento anni: un gran potere sarà dato all’uomo scuro che viene dagli schiavi, di conseguenza gli Ariani non saranno soddisfatti”. L’assonanza con i fatti odierni sembra sconcertante, ma come abbiamo detto non ci vuole molto a trovarne di simili spulciando le centinaia di quartine scritte da Nostradamus con un linguaggio tutt’altro che di univoca interpretazione (noi stiamo traducendo dall’inglese, ma le quartine originali sono molto meno chiare). Non si vede in che modo l’America possa essere definita come l’impero più potente per più di quattrocento anni: scoperta nel 1492, solo dopo la Seconda Guerra Mondiale è diventata una superpotenza. Prima di allora il primato spettava senza dubbio all’Inghilterra e al suo immenso impero coloniale. Anche l’uso del termine “Ariani” suscita perplessità, giacché questa definizione, almeno originariamente, si applicava ai nobili di popolazioni indoeuropee e persiane, per cui anche a genti di pelle notevolmente scura. Probabilmente Nostradamus non intendeva riferirsi al colore della pelle, quando parlava di insoddisfazione degli Ariani, ma piuttosto al ceto sociale umile da cui proveniva il nuovo potente signore, contrapposto ai ceti nobili.

COSA RESTA? – Verificato che il riferimento alla Bibbia è falso e che la quartina di Nostradamus parla di qualcos’altro (ammesso che parli di qualcosa…) tutto ciò che resta è solo la singolarità di due nomi (Obama e Biden) che in qualche modo richiamano Osama Bin Laden, un po’ poco per pensare che questa coppia intenda distruggere il mondo per il 2012 o giù di lì. Peraltro, a proposito di profezie Maya e rettiliani di Icke, dobbiamo riconoscere che – ove fosse vero che in mezzo a noi vive una razza di rettiliani in grado di assumere sembianze umane – il povero McCain vi assomiglia molto più, come non mancano di far notare alcuni appassionati del genere. In conclusione, gli elettori americani possono tranquillamente votare Obama, se vogliono. Del resto, se è predestinato che la fine del mondo arriverà nel 2012, non sarà certo una votazione a cambiare il corso degli eventi e quindi perché negarsi la soddisfazione di dimostrare al mondo che il “sogno americano” vive ancora, come dimostra la storia personale di Obama?

 

*)Speriamo