Benzina, c’è chi ha il super-sconto

Categorie: Economia

Al Nord sforbiciate al prezzo per combattere le tentazioni

Uno sconto che arriva a 27 centesimi al litro: è quanto ha deliberato la provincia autonoma di Bolzano per i propri cittadini, e con una motivazione che non fa una piega: in questo modo si scoraggia il pendolarismo di chi va a fare il pieno in Austria. Scrive il Corriere che non è un caso isolato:



Anche in Lombardia e in Friuli Venezia Giulia esiste lo stesso fenomeno ma in questi casi le agevolazioni sono meno generose: a Como e Varese si riducono alla metà di Bolzano e rischiano essere vanificate se il governo non rinnoverà alcuni finanziamenti ad hoc; la giunta regionale di Trieste è invece nel mirino della Ue che considera quegli sconti un indebito aiuto di Stato. Riecco l’Italia dei cento campanili e dei mille oboli; figurarsi quando c’è in ballo un bene di consumo come la benzina, che ormai sfiora i 2 euro al litro, un prezzo ben più salato di quello praticato nei distributori elvetici, austriaci, sloveni.

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E proprio questo differenziale ha innescato la «guerra degli sconti» sulla benzina nelle fasce di confine.

Cominciamo da Bolzano: qui ci si è resi conto che, se gli automobilisti italiani vanno al di là della frontiera a rifornirsi, l’erario non incassa una bella fetta di Iva e accise sui carburanti. Tra gli enti danneggiati c’è anche la Provincia autonoma di Bolzano che, godendo di una accisa ad hoc, rischia di veder sfumare 20 milioni di euro l’anno. Da qui l’idea di concedere uno sconto sulla benzina ai residenti: 27 centesimi al litro per chi abita entro 10 chilometri dal confine, 20 centesimi per le distanze fino a 20 chilometri. In questo modo, niente fughe all’estero per il pieno e le tasse continua a incassarle Bolzano. Evviva, se abiti a Vipiteno o Bressanone.



In Lombardia da anni hanno provato ad adottare lo stesso meccanismo, ma qui sono stati dimanica più stretta:

il taglio è di appena 18 centesimi nella prima fascia (fino a 10 chilometri dal confine) e di 10 nella seconda. Non solo: proprio in questi giorni ci si sta rendendo conto che con la fiammata dei prezzi dei carburanti l’escamotage non regge perché la differenza con i prezzi al di là del confine (in questo caso la Svizzera) è tale che quello sconto non conviene più; e infatti sono riprese le code verso i distributori del Canton Ticino.