«Beppe Grillo? È come il capo di Scientology»

“Un fiorentino non scherza mai su Pinocchio! Oh, The Master…”. Così il premier Matteo Renzi risponde su Twitter a Luca Dini, direttore di Vanity Fair che gli chiede se il leader di M5S, Beppe Grillo, sia paragonabile a Pinocchio o a “The Master”, film ispirato alla vita di Ron Hubbard, fondatore di Scientology.

BEPPE GRILLO COME IL CAPO DI SCIENTOLOGY – L’intervista a Vanity Fair è costruita in modo da associare ad ogni risposta un film (e Renzi fa sapere che la sua pellicola preferita è “Qualcuno volò sul nido del cuculo”). Nel caso del Semplice Portavoce del MoVimento 5 Stelle Renzi cita “The Master”, un film del 2012 scritto e diretto da Paul Thomas Anderson.

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Questa la sinossi del film:

Il Premio Oscar Philip Seymour Hoffman interpreta un leader carismatico, Lancaster Dodd, impegnato nella fondazione di un’organizzazione di stampo religioso. Dodd recluta Freddie (Joaquin Phoenix), un giovane sbandato, come suo braccio destro. Ma quando il culto inizia a guadagnare credibilità tra la gente, il giovane si ritrova a mettere in discussione il maestro e il credo che ha abbracciato.


MATTEO RENZI E I FILM IN POLITICA
– Ma il premier a Vanity Fair dice anche altro. Parla ad esempio della riforma del Senato vincolata alla legge elettorale: “Ce la facciamo, la portiamo a casa. E sarà una vera rivoluzione per l’Italia”,scrive su Twitter. “Non ha fatto una gran figura. Un abbraccio a Marianna e tutte le donne che aspettano un figlio”, dice invece Renzi a Vanity Fair che chiede di commentare le parole del leader leghista sul ministro che è al termine della sua gravidanza. Se dovesse scegliere tra il film ‘Lo spaccone’ e ‘Uomini che odiano le donne’ per commentare le parole del segretario del Carroccio, il premier non ha dubbi: sceglierebbe il secondo film. “Oggi siamo piu’ orgogliosi di essere italiani. Grazie Paolo”, è invece la replica al direttore di Vanity Fair che su Twitter gli chiede di commentare l’Oscar al film ‘La grande bellezza’ di Paolo Sorrentino e gli chiede se puo’ essere considerato un simbolo. “Lo e'”, conferma Renzi che poi spiega che far riemergere la bellezza in Italia e’ possibile “riscoprendo la forza di cio’ che siamo, affidandoci a talento e creativita’. Siamo l’Italia, noi. Non dimentichiamolo”.

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