Beppe Grillo, due pesi e due misure sui politici allo stadio

Ancora una volta, la rete non perdona: l’effetto boomerang è garantito. Il senatore del Partito Democratico Stefano Esposito riprende un post del blog di Beppe Grillo (datato 20 aprile 2010) in cui si criticava aspramente la presenza dei politici nella tribuna d’onore dello Stadio Olimpico di Roma. Il tutto all’indomani degli avvistamenti sugli spalti del sindaco Chiara Appendino a Cardiff e di quella di Virginia Raggi a Roma.

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«I simboli sono importanti, una tribuna ripiena di dipendenti pubblici che si atteggiano a padroni è la prova della nostra minorità. Il padrone è servo e colui che dovrebbe servire è diventato un arrogante parvenu. Milioni senza lavoro, decine di suicidi di disoccupati per disperazione e un Paese allo sfascio economico e morale non turbano i VIP».

Con queste parole, Beppe Grillo condannava la presenza in tribuna autorità di Renata Polverini, Paolo Bonaiuti, Clemente Mastella, Maurizio Gasparri, Francesco Rutelli, degli allora dirigenti della RAI, di Fabrizio Cicchitto e di Giulio Napolitano, figlio dell’ex Presidente della Repubblica. 

BEPPE GRILLO E I POLITICI ALLO STADIO

Oggi, però, difende a spada tratta il sindaco di Torino Chiara Appendino, che nel corso della finale di Champions League si trovava a Cardiff, mentre – a causa di un evento non prevedibile, ma che poteva essere gestito in maniera diversa – in piazza San Carlo si scatenava il caos che ha portato al ferimento di 1500 persone. E non ha nulla da dire sulla presenza – completamente gratuita – di Virginia Raggi a eventi sportivi importanti come la finale di Coppa Italia tra Juventus e Lazio e gli Internazionali di Tennis al Foro Italico. Ma le situazioni cambiano. E anche le idee.

(FOTO screenshot da beppegrillo.it)

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