Bollito vivo a 270° nel tonno, dopo tre anni la famiglia ottiene maxi risarcimento
13/08/2015 di Alessio Barbati
Ci sono voluti tre anni di battaglie legali, ma alla fine l’azienda californiana di Santa Fe Springs dovrà sborsare sei milioni di dollari per adeguare i forni, pagare le sanzioni e risarcire la famiglia del proprio dipendente morto in un incidente sul lavoro nel 2012.
LA STORIA –
La notizia è stata riportata dal Los Angeles Times. José Melena, padre di sei figli, stava pulendo la gigantesca cisterna dello stabilimento di Santa Fe quando due colleghi, che non si erano accorti della sua presenza, hanno riversato nella vasca 5 tonnellate di tonno accendendo il forno. Il sessantaduenne è rimasto intrappolato, sommerso dal pesce, andando incontro ad una morte terribile. La cottura del tonno raggiunge infatti i 270 gradi e dura almeno due ore.
LA SENTENZA –
La sentenza è arrivata mercoledì scorso e ha ordinato il più grande risarcimento della storia ad una singola vittima per le violazioni delle norme di sicurezza sul posto di lavoro. Bumble Bee Foods pagherà 6 milioni di dollari “Per aver intenzionalmente violato le regole di sicurezza sul lavoro”. «Se non siete rimasti colpiti dalla morte atroce di questo ragazzo nelle vostre vene non scorre sangue caldo» ha affermato Hoon Chun della procura distrettuale che ha seguito il caso, «Non riesco ad immaginare un risultato peggiore di questo per aver violato le regole di sicurezza». La morte di Melena costringerà l’azienda a modificare le procedure dell’impianto. Tre milioni saranno spesi per sostituire i forni obsoleti con nuove macchine che non richiedano l’ingresso degli operai al loro interno. Un milione e mezzo il risarcimento della famiglia Melena e un altro milione e mezzo sarà diviso tra il fondo del procuratore distrettuale e altre multe, sanzioni e spese processuali.