Maria Elena Boschi attaccata da Repubblica per il suo feeling speciale con le banche

13/07/2017 di Redazione

Maria Elena Boschi è stata attaccata da Repubblica per il suo feeling speciale con le banche. Il breve commento, firmato da Andrea Greco, prende spunto da un intervento,  descritto da diversi giornali e secondo Repubblica confermato da più fonti, del sottosegretario al Tesoro sul decreto del Governo Gentiloni che consentirà il salvataggio di Veneto Banca e Banca Popolare di Vicenza.

Ora toglie la manleva agli amministratori delle Venete (e il governo ha pure cassato l’ emendamento per interdire da incarichi i banchieri liquidati, come papà Boschi). Occuparsi d’ altro, no?

Greco critica l’opposizione di Maria Elena Boschi alla manleva, uno scarico delle responsabilità legali per future azioni di responsabilità, per gli amministratori delle due banche venete per gli ultimi amministratori degli istituti, in particolare per le  delibere e tra il 17 febbraio 2017, quando gli istituti chiesero accesso alla “ricapitalizzazione precauzionale” di Stato, e il 23 giugno, data della liquidazione coatta. Il giornalista di Repubblica evidenzia l’insensibilità di Boschi verso gli amministratori coinvolti, anche dal Governo di cui faceva parte con l’operazione del fondo Atlante, quando la crisi di Veneto Banca e Popolare di Vicenza.

MARIA ELENA BOSCHI ATTACCATA DA REPUBBLICA PER IL FEELING SPECIALE CON LE BANCHE

 

Nel commento di Repubblica si ricostruiscono i numerosi interventi di Boschi verso il mondo del credito, citando anche il caso Unicredit-Etruria citato per primo da Ferruccio de Bortoli nel suo libro “Poteri forti o quasi”. Boschi aveva promesso querela, ma dopo due mesi non ha mai depositato alcuna azione legale contro l’ex direttore del Corriere della Sera e Sole 24 Ore.

C’è un feeling speciale tra Maria Elena Boschi e le banche. La 36enne toscana, malgrado gli inizi da avvocato, l’ ascesa a ministra (Riforme, non Tesoro) e l’ arrocco a sottosegretaria, coltiva sempre la passione per il credito. Forse è di famiglia, dato che il padre Pier Luigi e il fratello Emanuele ebbero ruoli apicali nell’ ex Popolare Etruria, saltata nel 2015 con salasso da 5 miliardi a banche e risparmiatori. Per evitare il crac Boschi chiese aiuto all’ ad di Unicredit Ghizzoni: invano. «Bugie!», ha detto lei promettendo querele. Da allora si prodiga per evitare schizzi e regolare conti. Nel 2016 il suo Pd ha “punito” Unicredit in cerca di aiuti sui crediti fiscali. Nel 2017, orfana di Renzi, ha sottratto alla Commissione d’ inchiesta le Popolari.

Foto copertina: ANSA/ GIORGIO ONORATI

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