La bufala sulla polizza antistupro delle studentesse americane, ingiustamente attaccate
«Hanno soltanto una generica assicurazione su furti e rapine», chiarisce uno dei legali delle ragazze
La polizza antistupro delle due studentesse che hanno denunciato di essere state violentate a Firenze da due carabinieri è stata uno dei primi particolari a emergere di questa vicenda. E invece non è vero niente: «Non hanno nessuna polizza antistupro», ha detto uno dei due avvocati che assiste le ragazze, Gabriele Zanobini, a
Repubblica. Una precisazione che il legale si è sentito di fare, dopo tutte le nefandezza che sono state dette sulle due presunte vittime di violenza sessuale negli ultimi giorni.
Sui social c’è chi le ha accusate di essersela cercata, mentre molti giornali continuavano a sottolineare come le due studentesse americane avessero sottoscritto una polizza antistupro, lasciando intendere che potessero quindi avere un certo interesse a denunciare come violenza un rapporto consenziente. «Le ragazze non hanno nessuna polizza antistupro, ma soltanto una generica assicurazione che di prassi le università americane stipulano: riguarda il furto e le rapine», spiega il legale, svelando un «Loro neppure erano a conoscenza di questa cosa. Non lo sapevano».
L’ASSICURAZIONE SU FURTI E RAPINE DIVENTATA POLIZZA ANTISTUPRO
Un’assicurazione generica, non una polizza antistupro, di quelle che normalmente gli stranieri facoltosi sottoscrivono nel momento in cui trascorrono un periodo all’estero. Chi – sui social e più subdolamente attraverso i giornali – ha accusato le due studentesse americane di aver denunciato un rapporto consenziente come violenza, solo per guadagnarci un risarcimento – forse dovrebbe chiedere scusa. E rispettare le due ragazze, nell’attesa di conferme sulla violenza che denunciano di avere subito.