La bufala di Samantha Cristoforetti che ha visto un UFO

Galeotte furono le esclamazioni di stupore e le immagini del docking della Soyuz alla Iss. Samantha Cristoforetti, astronauta italiana a bordo del ISS (Stazione Spaziale Internazionale), non ha visto un UFO. Eppure tutti gli “ufologi” del mondo ne sono convinti. A dimostrarlo, secondo loro, un oggetto misterioso che compare e riappare durante le riprese del docking (intorno al minuto 1:20). Il docking è l’operazione di “aggancio” all’altro veicolo. Cristoforetti durente le operazioni aveva il microfono aperto e qualche espressione di stupore le è scappata prima che il collega Anton Shkaplerov la avvertisse dell’audio attivato.

guarda il video:

KEEP CALM AND DON’T SAY UFOPaolo Attivissimo ha provato a smontare la bufala che gira on line. Nonostante ciò imperversano le più assurde teorie anche su giornali di un certo calibro:

Calma. No. Cristoforetti NON HA VISTO un UFO. Cos’era quell’oggetto misterioso? L’aveva precisato il blogger antibufala qualche settimana fa. Invano:

L’UFO del video in questione è semplicemente uno dei tanti oggetti (tipicamente frammenti di rivestimento) che ogni tanto si sfaldano dalla struttura della Stazione a causa delle continue contrazioni e dilatazioni termiche prodotte dalla periodica esposizione al sole e all’ombra: dato che non abbiamo riferimenti di distanza, tendiamo a interpretarlo come un oggetto grande e lontano invece che come una scheggetta vicina. Il suo cambiamento repentino di direzione è probabilmente spiegabile come trascinamento da parte dei getti dei motori di manovra della Soyuz (la navicella attraccata in alto a destra), che si disperdono molto ampiamente nello spazio, senza essere frenati dall’aria. Nel video si notano ripetutamente alcuni di questi getti. Il fenomeno non è affatto insolito: si vede da anni nelle riprese effettuate nello spazio.

Si tratta in genere di rivestimenti esterni, nulla di che. L’occasione però per chi è amante del settore è ghiotta. Più o meno come quella volta che si credette al Black Night, il saltellite “alieno” che altro non era che un “un detrito spaziale” probabilmente creatosi durante la missione STS-88.

VE LO SPIEGA MEGLIO SAM – Come ben spiega l’astronauta Cristoforetti sul suo diario di bordo il momento del monitoraggio del docking era molto particolare. Unico. Le operazioni si sono svolte durante l’alba…

A quel punto avevo allentato le mie cinture alle spalle un bel po’, così stavo galleggiando sopra il mio seggiolino. Mentre mi sono girata per guardare fuori, all’inizio ho guardato indietro e ho visto uno dei pannelli solari della nostra Soyuz. Poi i miei occhi hanno colto qualcosa nella visione periferica. E mentre mi sono girata lentamente, quando mi sono resa conto di ciò che stavo vedendo, sono stata sopraffatta da puro stupore e gioia: la Stazione Spaziale era lì, ma non era solo una vista qualunque. Gli enormi pannelli solari erano inondati da una fiammata di luce arancione, vivida, calda e quasi aliena.

Attenzione però “aliena” non significa nulla. Non capita tutti i giorni di assistere ad una alba, nello spazio, di pochi e meravigliosi secondi. Infatti…:

Non lo sapevo, ma apparentemente ci sono solo pochi secondi durante la transizione dal giorno alla notte in cui la Stazione è illuminata da quell’incredibile bagliore arancione. Ed è accaduto esattamente quando ho sbirciato fuori! Mi sento molto fortunata ad avere avuto un primo sguardo così unico del nostro avamposto umano nello spazio: un benvenuto così bello!

Eppure la bufala continua a girare. Per calmare gli animi l’italiana ha provato a scherzarci su, via Twitter, rispondendo al giornalista Fazio in merito alla vicenda:

La chiudiamo qui no? Anche perché Cristoforetti ha ben altro da fare a bordo dell’ISS.

(In copertina l’alba vista da @AstroSamantha)

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