La bufala di Giornale e Vox News sul vero audio di «Spezzategli le braccia»
28/08/2017 di Redazione
L’episodio più controverso degli scontri di piazza Indipendenza tra polizia e rifugiati è l’audio del dirigente delle forze dell’ordine che ha invitato i suoi uomini a spezzare le braccia ai rifugiati nel caso avessero lanciato oggetti contudenti. Per questa frase il capo della polizia Franco Gabrielli ha avviato un’indagine interna, definendo grave l’episodio.
LA BUFALA DELLA VERA REGISTRAZIONE AUDIO DELLA FRASE SULLE BRACCIA SPEZZATE
Da alcuni giorni su Facebook circola una vera registrazione audio, che riportiamo, che appare però una bufala.
«Dottore questi ci stendono, vede quanti sono? Noi siamo solo in dieci e loro hanno bombole di gas e sampietrini. Ragazzi lo dobbiamo fare, ce lo hanno ordinato e non possiamo tirarci indietro. Quando saremo li in mezzo, saremo soli, noi dieci contro loro cento. Il primo obiettivo è portare a casa la nostra pelle e quella del nostro fratello nel casco accanto. Allora se iniziano a lanciare di tutto spezzategli le braccia ma portate la pelle a casa…»
Questa trascrizione è stata riportata con evidenza da due testate, Il Giornale e Vox News, che l’hanno però ripresa da Facebook. Sul social media non siamo riusciti a individuare la fonte da cui è partita la notizia: un gruppo Google indica come possibile origine dell’audio una pagina Facebook che si chiama Autonomi di polizia.
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Il mistero però si infittisce perché su questa pagina non si trova più. Autonomi di polizia ha evidenti simpatie di destra, con tanto di elogi alle opere di Benito Mussolini, e si è schierato contro chi ha criticato le forze dell’ordine sugli scontri con i rifugiati dopo lo sgombero del palazzo di via Curtatone. L’audio comparso su molte testate nazionali dopo che era stato ripreso dagli operatori di Fanpage.it e Repubblica sembrava in realtà molto chiaro. Gli agenti in tenuta antisommossa, guidati dal dirigente che poi pronuncia la frase, non sembrano dialogare con lui in modo così enfatico e chiaro prima che sia pronunciata. Al momento il contrasto col video originale, l’incertezza della fonte e le interviste successive da parte dei responsabili della polizia indicano una probabile, quasi certa, fake news.