Sarebbe una novità assoluta, che insieme alla temporanea presa di Kunduz contribuirebbe a rilanciare l’immagine dei talibani e della nuova gestione affidata al successore e vice del finalmente defunto mullah Omar.
Il colonnello americano Brian Tribus ha confermato che lo schianto è avvenuto intorno alla mezzanotte di giovedì e ha provocato la morte di 6 soldati americani e 5 contractor civili che lavoravano per «Resolute Support», la missione della NATO votata all’addestramento dei militari afghani. A cadere è stato un C-130 da trasporto, un quadrimotore affidabile e impiegato diffusamente, che però i talibani dicono che è caduto perché l’hanno abbattuto loro.
Il portavoce dei talibani Zabihullah Mujahid ha rivendicato l’abbattimento dell’aereo su Twitter, ma da parte americana è subito giunta una, parziale, smentita consegnata ad AFP: Con un discreto grado di certezza posso dire che non è stato un attacco nemico a contribuire al disastro. Che è sotto indagine. I talibani rivendicano regolarmente l’abbattimento degli aerei precipitati per altre cause.