Il Canton Ticino minaccia di chiudere la frontiera con l’Italia per troppi profughi
22/06/2015 di Andrea Mollica
Profughi
, dalla Svizzera arriva la minaccia della chiusura delle frontiere con l’Italia. Un nuovo caso “Ventimiglia” a Chiasso e lungo il confine tra Italia e Canton Ticino, che si potrebbe verificare alla luce dell’eccessiva pressione dei richiedenti asilo sulle autorità elvetiche. La crisi dei profughi che sta paralizzando l’UE spaventa il governo ticinese, che non vuole diventare l’unica porta di ingresso verso la Germania e il Nord Europa.
PROFUGHI IN ITALIA
– Il presidente del Canton Ticino, Norman Gobbi, ha annunciato in un’intervista al quotidiano Neue Zürcher Zeitung l’intenzione di chiudere le frontiere con l’Italia se la pressione dei richiedenti asilo, raddoppiata in questi primi mesi di 2015, continuerà allo stesso livello.
Il numero dei richiedenti asilo e dei migranti illegali, che in questo momento arrivano dall’Italia in Ticino, è raddoppiato rispetto all’anno scorso. Se la pressione dei rifugiati dall’Italia si mantenesse, dovremmo chiudere provvisoriamente le frontiere. Solo in questo modo potremo esercitare una pressione sugli altri Stati, affinché non sfuggano ai loro obblighi.
Il presidente del Canton Ticino, leader della Lega dei Ticinesi, critica in primo luogo l’Italia per il mancato rispetto del regolamento di Dublino, che prevede l’obbligo di registrazione e di identificazione dei richiedenti asilo nel primo Stato di approdo. Norman Gobbi ha però rimarcato come il comportamento della Francia abbia di fatto sospeso l’accordo di Schengen, con la sostanziale chiusura della frontiera di Ventimiglia. Il presidente del Canton Ticino dichiara a NZZ di non esser contrario al regolamento di Dublino così come al trattato di Schengen, che però al momento non funzionano.
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ACCOGLIENZA PROFUGHI
– Il presidente ticinese evidenzia come in questo momento il Cantone alla frontiera con l’Italia stia svolgendo i compiti di identificazione e registrazione che spettano agli Stati membri dell’UE.
In materia di asilo il Ticino rappresenta “la frontiera sud della Germania”. Se il Ticino diventa l’unica porta aperta nei pressi di Milano, è chiaro che la pressione sulla Svizzera aumenterà in modo significativo. Dobbiamo dare un segnale, fermare i clandestini alla frontiera sud per rispedirli indietro
Secondo i dati forniti da Neue Zürcher Zeitung il corpo delle guardie di confine del Canton Ticino ferma quotidianamente 60-70 persone per soggiorno illegale, in prevalenza alla stazione di Chiasso, al confine con Como. Una settimana fa questo numero era invece assestato più in alto, circa 120-120 al giorno. La maggioranza dei profughi transitati illegalmente in Svizzera sono eritrei, somali e nigeriani. L’85% di loro fa richiesta d’asilo. In base a un trattato tra Italia e Svizzera del 1998 chi arriva nella Confederazione Elvetica senza i requisiti per l’asilo può esser respinto. Norman Gobbi ha rimarcato come la maggior parte dei profughi arrivasse tra le 17 e 21 a Chiasso, impedendo così il respingimento a causa della minor presenza delle autorità italiane. Dopo diversi colloqui la situazione è migliorata, e il presidente del Canton Ticino sottolinea come ora il respingimento dei migranti illegali abbia ripreso a funzionare.
Photocredit: Giornalettismo