Quanto ti costa una carta di credito?

Categorie: Economia

Con il passare degli anni questo prodotto si sta rivelando sempre più utile e necessario nell'acquisto di beni o servizi. Tuttavia è necessario prestare attenzione alle spese specie se si tratta della prima volta perché l'imprevisto può sempre essere dietro l'angolo

Negli ultimi mesi le compagnie telefoniche hanno iniziato a proporre prodotti di elettronica o di telefonia con pagamento a rate ed addebito su Carta di Credito. Niente addebito bancario, niente Rid. Solo carta di credito.



UN CONTRATTO TIPO – Prendiamo ad esempio Vodafone. Fino al 31 marzo è previsto per l’acquisto di un tablet uno sconto di 100 euro sul prezzo del medesimo, cumulabile con altre offerte in atto, a patto di sottoscrivere un abbonamento vincolato di 24 mesi di traffico internet ad un prezzo fisso. Bene, l’abbonamento dev’essere legato ad una carta di credito. Se di proprietà o di un soggetto terzo (padre, madre, fidanzata, vicino di casa e così via) non importa. Basta che ci sia una carta di riferimento. Altrimenti niente prodotto. E se il potenziale cliente non ha carte di alcun genere (bancomat escluso) e non se la sente di chiedere un favore a qualcuno della propria famiglia, che succede? Che non porta a casa il prodotto.



PERCHE’ LA CARTA DI CREDITO? – Cerchiamo di capire meglio. Come ci spiega Banche Italia, gli eventuali addebiti vengono saldate direttamente con i fondi presenti sulla carta. Non si corre quindi il rischio di essere alle prese con uno scoperto perché eventualmente ci si può rifare sul fido bancario. Il che spiegherebbe anche la discussione condotta su Forum.telefonino.net dove in molti hanno lamentato la necessità di dover contrarre necessariamente una carta di credito per poter godere di un tablet o di un telefonino. Ad esempio la stessa Vodafone nella sua informativa per la Privacy specifica che nel contratto l’azienda viene autorizzata all’addebito “in via continuativa” dell’importo relativo al traffico generato.  Qualora non dovesse più essere attiva tale carta o si dovesse saltare anche un pagamento, così come non si fosse comunicata qualsiasi novità su eventuali cambi di dati, l’azienda potrà richiedere il pagamento in un’unica tranche della rimanenza più eventuali danni accessori.

LE SCELTE – Nello specifico abbiamo usato come riferimento Vodafone per parlare di un’offerta legata all’uso -o all’istituzione- di una nuova carta di credito. Preso atto di tale obbligo, restano solo due cose da fare. La prima: si rinuncia al proprio tablet dei sogni in quanto non si vuole pagare per la nuova carta. La seconda: si va in banca e si cerca di capire il da farsi. A questo punto toccherà capire come si ottiene una carta di credito e quali sono le eventuali condizioni da rispettare in termini di canone, commissioni, spese accessorie, liquidità. Per avere bene in mente quale sia la situazione abbiamo deciso di confrontare i prodotti forniti da due banche “canoniche”, ovvero le due maggiori italiane, Banca Intesa Sanpaolo ed Unicredit, il servizio garantito dalle Poste e per finire Ing Direct.



I PRODOTTI DI INTESA SAN PAOLO – Partiamo con l’istituto nato dalla fusione della su Sanpaolo di Torino e dalla Cariplo. Questo offre quattro prodotti diversi: Carta Blu, Intesa San Paolo – Alitalia, Carta Oro e Carta Platino:

Si tratta di quattro prodotti diversi, a seconda delle tipologie di spesa richieste. Nello specifico se volessimo una carta “a saldo” potremmo scegliere il prodotto che più ci interessa in relazione a quelle che sono le spese del nostro conto corrente. Ciò significa che l’emissione della carta sarebbe contestuale al nostro conto corrente, come ci ricorda Banche Italia. Il miglior modo che abbiamo di agire, quindi, è quello di scegliere un conto corrente, se ancora non ne abbiamo uno, e di vedere quale sia il prodotto più in linea con le nostre esigenze.

LA CARTA BLU – Nello specifico scegliamo la “blu”, spinti anche dal canone annuale, pari a 30 euro. Il massimale di spesa previsto dal prodotto è di 3000 euro al mese, mentre il suo limite standard è di 1000 e consente di compiere operazione sui circuiti di pagamento convenzionati sia MasterCard sia Visa, oltre ai prelievi in Italia e nel resto del Mondo. Non solo. Se la spesa è inferiore a 25 euro si può evitare di firmare la ricevuta o di digitare il pin. L’addebito avviene sul conto corrente d’appoggio il giorno 15 del mese successivo alla data di acquisto. La sua validità è di 3 anni e permette un limite di anticipo contante dall’automatico di 800 euro in caso di servizio avvisi sms attivato, altrimenti 700. Il Cliente può in ogni momento chiedere di aumentare temporaneamente il massimale della Carta -ovvero la cifra massima usufruibile- comunque non oltre il 50% del massimale concordato con la Banca al momento della emissione della Carta o successivamente per iscritto, ovvero le condizioni. Con Carta Blu si può pagare anche sul web e può usufruire dei servizi di home banking. Il prodotto è poi assicurato per un massimo di 1000 euro ad operazione e 3000 annui, con copertura prevista nel canone annuo fornita da Aig Europe.

I COSTI – Per quanto riguarda le commissioni, ogni prelievo per anticipo contanti allo sportello prevede una commissione del 2 per cento sull’importo qualora si tratti di un Atm di Intesa Sanpaolo. Altrimenti diventa del 4 per cento, per un minimo di 2,50 euro. Ogni operazione condotta in valuta diversa dall’euro prevede una commissione dell’1 per cento sull’importo prelevato o pagato mentre il blocco è gratuito, così come la commissione per il servizio acquisto carburante, mentre l’emissione di una seconda carta appoggiata sullo stesso conto costa 18 euro l’anno.

UNICREDIT – A seguire ecco i tre prodotti garantiti invece da Unicredit:

 

In questo caso però possiamo scegliere un prodotto diverso dalla Carta Blu, sicuramente interessante qualora decidessimo di partecipare in attività sociali. Parliamo di Unicreditcard Classic E, dal canone pari a Unicreditcard Classic, 33 euro l’anno, ma con una caratteristica particolare, come spiega il foglio illustrativo. Unicreditcard Classic E permette di devolvere a favore di un fondo di sostenimento per famiglie disagiate il 2 per mille dell’importo speso, anticipi di contante esclusi, oltre alla capacità di compiere pagamenti in sicurezza sul web ed il prelievo di contante presso gli sportelli.

ADDEBITO IL 5 DEL MESE SUCCESSIVO – Come nel primo caso, si tratta di un progetto che interessa sia chi ha un conto corrente Unicredit sia chi pensa che potrebbe essere una buona idea aprire un nuovo CC. Tra l’altro la stessa Unicredit comunica che si tratta di un prodotto che consente il pagamento di utenze di abbonamenti telefonici o di altri esercenti. Prevista anche la presenza di un’assicurazione che protegge in caso di acquisti fraudolenti o di “eventi negativi” avvenuti in viaggio. Il servizio di Sms Alert è compreso nel prezzo. Qualsiasi carta aggiuntiva viene pagata 25 mila euro l’anno e l’addebito, a differenza di quanto avviene con Banca Intesa Sanpaolo, è previsto il 5 di ogni mese successivo all’acquisto. Qualora invece si abbia un’età inferiore a 30 anni si può sottoscrivere la “Unicredit Card Giovani” dal costo annuo di 18 euro mentre il costo di emissione, comune a tutte le altre, è di 10 euro.

LA SOLIDARIETA’ – Parlando di solidarietà, come detto, questa carta consente di contribuire ad un fondo destinato “a iniziative e progetti di solidarietà a favore di persone bisognose”. Unicredit finanzia “soggetti in condizioni di difficoltà economica identificati dalle strutture di sostegno presenti sul territorio ed i Comuni italiani che collaborano con la Banca”, oltre a Organizzazioni non profit sia locali sia nazionali, oltre a madri/padri soli con prole a carico e in situazione di difficoltà avvalendosi della collaborazione delle amministrazioni locali come Milano, Brescia, Verona, Reggio Emilia, e delle comunità territoriali impegnate nell’assistenza ai più bisognosi. L’aiuto avviene attraverso la somministrazione di una carta prepagata ricaricata da Unicredit e priva di vincoli.

COSTI MAGGIORI – Magari il 2 per mille di 3 mila euro, il limite del plafond massimo delle carte di credito “standard” di Unicredit, non sarà granché, ma è già un qualcosa che permette di aiutare le persone in difficoltà. E’ già qualcosa. Eppure il prodotto di Intesa Sanpaolo sembra più conveniente. Come dimostra il foglio informativo la sostituzione della carta costa 10 euro mentre l’invio d’urgenza ne costa invece 25. Il limite di anticipo denaro contante è di 250 euro mentre la commissione per valuta extra euro è dell’1,75 per cento, con la rigenerazione del Pin che costa 3 euro. Le condizioni quindi qui sono leggermente più vincolanti rispetto a quelle proposte da Intesa San Paolo.

LE POSTE E LE CARTE REVOLVING – A questo punto verifichiamo cosa propongono le Poste Italiane:

 

In questo caso è necessario notare due cose: la prima è che il circuito accettato è solo “Mastercard” e che il prodotto si propone, con la sola eccezione di “Bancoposta più” di trasformarsi in “revamping”. Parliamo cioè della carta di credito rateale o rotativa. Attraverso questo prodotto si può pagare la merce acquistata a rate con un costo aggiuntivo dovuto alla corresponsione degli interessi sul finanziamento, entro un importo massimo detto fido. Quando il saldo del conto corrente in negativo supera l’importo del fido, il cliente deve pagare anche una commissione di massimo scoperto. A questo punto analizziamo “Bancoposta Classica“, prodotto fornito da Deutsche Bank per Poste Italiane.

LE CONDIZIONI ED I TASSI D’INTERESSE – Il suo canone annuo è di 23,24 euro mentre ogni carta aggiuntiva costa 15,49 euro. Il fido è di 1600 euro e qualora si voglia chiedere un anticipo di contanti agli sportelli, si paga il 4 per cento dell’importo come commissione. L’addebito avviene ogni 28 del mese corrente e le commissioni sul carburante sono gratuite a patto che l’importo sia inferiore a 100 euro. Il tasso applicato sui pagamenti a rimborso rateale è del 13,92 per cento (Tan) e del 16,66 per cento (Taeg). Il vantaggio per il titolare è dato dal fatto che i primi 40 giorni di credito sono senza interessi né commissioni oltre ad una serie di sconti che vanno dal 2 al 40 per cento presso 20 mila esercizi convenzionati.

ING DIRECT E VISA ORO – E per finire andiamo a vedere cosa offre Ing Direct:

 

La carta è solo una, la “Visa Oro”, e viene consegnata contestualmente ad un “Conto Corrente Arancio“. Il meccanismo in questo caso è molto semplice: o si accredita lo stipendio o si mettono sul conto 3000 euro. Una volta soddisfatta una di queste due condizioni, la carta è attiva con un fido di 1500 euro. Ogni prelievo allo sportello costa 2 euro, il plafond mensile è di 1500 euro, ogni operazione in valuta diversa dall’euro costa 2 euro ed in caso di recupero crediti si paga come penale il 10 per cento della cifra incriminata. In caso di riemissione carta all’estero si pagano 138 euro.

OCCHIO ALLA QUALITA’ – PREZZO – Ed abbiamo scoperto tutto questo a partire dall’obbligo imposto da una compagnia telefonica (abbiamo citato Vodafone ma le stesse condizioni sono previste anche da Tim e H3G) nell’uso di una Carta di Credito. Il mercato offre numerose soluzioni e certo ci siamo limitati ad analizzare quelle che vanno per la maggiore. Questo lavoro ha però dimostrato come spesso sia necessario analizzare le singole voci di costo prima di prendere una decisione. L’obiettivo è quello di riuscire a soddisfare il miglior rapporto qualità – prezzo facendo attenzione a gestire le proprie risorse. Il plafond di 3000 eu Le offerte ci sono. Come sempre, sta a noi sceglierle.