“Un miracolo!”: le abitazioni del governo consegnate alle famiglie abruzzesi un anno fa dovevano essere l’emblema dell’efficienza. Ma la realtà sembra diversa
IMPIANTI SCADENTI – Ad un anno della consegna, sul sito 6 aprile 2009, vengono pubblicate foto che mostrano come le strutture cominciano a dare problemi agli inquilini. Le piastre metalliche che uniscono piccoli pilastri e piccole travi ai muri attraverso grossi viti si staccano dalle pareti. Si verificano infiltrazioni di acqua in diversi punti. L’impianto elettrico crea problemi, ai quali i tecnici faticano a porre rimedio. L’autrice del post racconta di luci che non funzionano in bagno: “A nulla è servito il cambio delle lampadine. Gli elettricisti mi hanno detto che non c’è nulla da fare: i bagni sono prefabbricati e sono stati calati nella struttura dell’appartamento. Il quadro elettrico che riguarda i faretti è stato murato, quind è inaccessibile“. Problemi anche in cucina: “Dopo soli trenta giorni è saltata l’accensione elettrica dei fornelli. Anche lì ho segnalato, ma non c’è nulla da fare“.
PIOGGIA SUI BALCONI – L’areazione della casa è molto scadente: “Per evitare di avere odori di cucina in casa – spiega l’inquilina – devo tenere la cappa spirante sempre in funzione, persino se non cucino: gli odori dei vicini arrivano dritti dritti nella mia sala cucina dove, peraltro, dorme mio figlio“. A L’Aquila, nelle case del governo, c’è bisogno dei tecinici per rinforzare le viti che tengono appesi al muro i pensili della cucina. In alcuni casi cascano improvvisamente. L’impianto fotovoltaico, poi, non è stato nemmeno montato: “Avevano cominciato lo scorso anno, poi nevicò e andarono via“. Mentre sui balconi piove perchè “fatti di stecche di legno con fessure“. Così succede che se al piano superiore si provvede a lavare il pavimento, l’acqua scende giù come se diluviasse.