Caso Andrea Soldi, l’audio dell’ambulanza: «Lo hanno fatto un po’ soffocare…»
13/08/2015 di Redazione
«Lo hanno preso al collo….lo hanno fatto un po’ soffocare». Una conversazione acquisita dai Nas, tra uno dei soccorritori dell’ambulanza e la centrale operativa del 118, apre non pochi interrogativi sulla morte di Andrea Soldi, il 45enne che ha perso la vita mercoledì scorso dopo essere stato caricato con la forza su un’ambulanza dai vigili in piazza Umbria a Torino, per poi essere trasportato in ospedale per un ricovero forzato, un Tso.
CASO ANDREA SOLDI, LA CONVERSAZIONE INTERCETTATA –
La conversazione sarebbe avvenuta durante il tragitto in ospedale. L’operatore, che ha assistito alla manovra di contenimento con cui i tre vigili hanno immobilizzato Andrea Soldi, lo hanno prelevato dalla panchina sulla quale era seduto e lo hanno ammanettato, ha riferito ai colleghi quanto visto. E spiegato che ci sarebbe stato un intervento «un po’ invasivo». Ma non solo. Arriverebbero anche conferme sul fatto che la vittima sarebbe arrivata in ospedale ammanettata e con la faccia rivolta in giù.
Lo stesso soccorritore ha spiegato di avere notato come il 45enne si trovasse già in stato di difficoltà respiratoria (forse anche cardiaca). E come, a suo dire, Soldi non avrebbe potuto essere sistemato a pancia in giù sulla barella all’interno del mezzo, tra l’altro ammanettato, in quanto la posizione gli avrebbe procurato ulteriori problemi nel respirare. Eppure, sia lo psichiatra presente che gli agenti, secondo quanto il testimone ha riferito alla centrale, gli avrebbero “ordinato” di «lasciarlo a pancia in giù».
La vittima, quindi, come spiega anche il Corsera, avrebbe così passato gli ultimi istanti della sua vita:
«In affanno, rosso in volto, schiacciato dal suo stesso peso – 120 chili – su una barella, senza la possibilità di girarsi o anche solo di muoversi. E senza nessun medico a bordo in grado di rianimarlo. Alcuni testimoni sostengono che quando Andrea arrivò all’ospedale Maria Vittoria, era ancora ammanettato. I sanitari della struttura avevano constatato il decesso immediatamente dopo il suo arrivo», si legge.
Si tratta di materiale prezioso per la Procura di Torino, che continua in questi giorni nell’ascolto dei testimoni. Quattro sono, come ricorda l’Ansa, le persone iscritte nel registro degli indagati dal pm Raffaele Guariniello: i tre agenti della polizia municipale che erano andati a prendere la vittima e lo psichiatra Pier Carlo Della Porta. I primi risultati dell’autopsia hanno sancito che il collo della vittima venne stretto troppo a lungo. E che sull’ambulanza, durante il viaggio in ospedale, non si fece nessun intervento di rianimazione, dato che Soldi era appunto ammanettato a pancia in giù.