La strana causa di divorzio, i giudici riconoscono che la moglie è posseduta
07/04/2017 di Redazione
È certamente una particolare sentenza quella emessa dal Tribunale di Civile di Milano in una causa di separazione di una coppia di coniugi che ha vissuto una relazione sconvolta dai comportamenti ossessivi di lei. I giudici, pur dando ragione al marito, hanno riconosciuto che la donna è posseduta, che non è pazza ma «non agisce consapevolmente», «è ‘agita’».
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CAUSA DI DIVORZIO, GIUDICI RICONOSCONO CHE MOGLIE POSSEDUTA
La vicenda viene raccontata oggi da Luigi Ferrarella sul Corriere della Sera. Il marito aveva chiesto l’addebito a carico della separazone della moglie per l’«ossessione religiosa» scatenata dal 2007 da «devastanti comportamenti compulsivi» a ascrivibili «a possessione demoniaca». I giudici non hanno ritenuto opportuno scaricare le colpe sulla donna perché, a detta dei medici, non soffre di patologie che possano giustificare gli strani fenomeni:
Il Tribunale – lo si percepisce nell’imbarazzo della motivazione – non sa come uscirne. Negli atti trova «tutte testimonianze che convergono nel confermare comportamenti parossistici della signora», «eventi singolari», «fenomeni inspiegabili» anche «da un clinico medico» che ha sottoposto la donna a «una accurata valutazione psichiatrica», sottoponendola ai vari test scientifici per poi concludere che «la signora non risulta affetta da alcuna conclamata patologia tale da poter spiegare i fenomeni». E tuttavia i giudici scrivono che «la separazione non può essere addebitata alla moglie perché difetta il requisito della imputabilità soggettiva di questi comportamenti» nei quali non esprime una volontà, ma nemmeno simula, e neppure è pazza: «Non agisce consapevolmente», ma «altrettanto chiaramente ella è “agìta”».
(Foto da archivio Ansa)