Il San Camillo ha assunto medici dedicati all’interruzione di gravidanza. Assunti appunto perché non obiettori. Una decisione presa per rendere più accessibile il diritto all’aborto.
Nelle prossime settimane – spiega oggi Repubblica – due dirigenti-medici entreranno nell’équipe di interruzione volontaria di gravidanza in una delle strutture ospedaliere più grandi della Capitale. C’è chi però non ha ben digerito questa decisione: la Cei.
«Snatura l’impianto della legge 194 che non aveva l’obiettivo di indurre all’aborto ma prevenirlo. Predisporre medici appositamente a questo ruolo è una indicazione chiara», ha dichiarato all’ANSA Don Carmine Arice, direttore dell’Ufficio nazionale per la pastorale della salute della Cei. «Non si rispetta un diritto di natura costituzionale quale è l’obiezione di coscienza», ha sottolineato.
(foto copertina Elio e le Storie Tese – (Gomito a Gomito con l’) Aborto)