Chi l’ha visto e le trans sul computer di Parolisi

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Incredibile puntata del programma della Sciarelli: computer forensics al servizio degli affaracci privati di un indagato



Voi che pensavate che la farfallina di Belen fosse il massimo del minimo raggiunto dalla tv pubblica italiana, siete dei poveri illusi. Nella puntata di ieri di “Chi l’ha visto?”, infatti, Federica Sciarelli è riuscita a ficcare il naso nel computer di Salvatore Parolisi, attualmente indagato per l’omicidio della moglie Melania Rea, illustrandoci con incredibile dovizia di particolari i risultati dell’indagine della polizia delle comunicazioni sulle frequentazioni web del caporalmaggiore. Il video è qui, il neurodelirio parte da 1.19 e la presentazione del programma recita questo:



Realizzato in diretta da studio con il contributo di filmati appositamente realizzati e/o di repertorio com l’intervento telefonico dei telespettatori. L’interesse del programma è centrato sulla ricerca di persone scomparse, particolarmente quelle più a rischio: minorenni, persone anziane o malate, seguendo in tale senso un compito di pubblica utilità

LA PUBBLICA UTILITA’ – Andiamo a vedere qual è la pubblica utilità. La Sciarelli comincia invitando i bambini ad andare a letto, dopodiché comincia: “Sono stati caricati i siti di Salvatore Parolisi dai due computer che utilizzava”. E già così fa un po’ paura, visto che i siti non si scaricano (magari è stata consultata la cronologia, ritrovando anche quella cancellata). Subito dopo si comincia con lo spettacolo. Ecco la prima schermata mostrata nella trasmissione Rai:



“Questo è il raggruppamento speciale dei carabinieri che lo scrive – fa sapere la Sciarelli deresponsabilizzandosi – ci sono 145 indirizzi di posta elettronica di cui 5 visibili ed attivi ed i rimanenti 140 cancellati, però è stato tutto recuperato”. Poi si va sulla parte sexy: “Ecco i siti visitati”, mormora la Sciarelli, e comincia l’elenco:

Scopata fantastica con due belle trans, Grande zoccola trans, Grande zoccola trans amante del cazzo, e così via

La Sciarelli, con il fratello di Melania Rea in studio comincia a fare la morale all’indagato: “Sono siti che visitava in caserma, e lui diceva di essere indaffaratissimo col lavoro, e invece trovava il tempo per visitare questi siti qui…”. E ancora: “Sono dei siti che a tua sorella, Michele, non avrebbero fatto piacere”. E chiede: “Michele, fa impressione?”. “Eccome fa impressione – risponde il fratello di Melania – la moglie avrebbe cacciato il marito di casa, è sempre stata una ragazza dai sani principi”. Notoriamente, infatti, questi siti non vengono MAI visitati dai mariti, per paura delle mogli.

A QUESTO PROPOSITO – La Sciarelli poi chiede scusa per aver detto “i trans” in precedenti trasmissioni: “Le transessuali hanno pari diritti e doveri, non c’è alcuna discriminazione, a noi interessano solo i buoni e i cattivi”. E ovviamente, i buoni sono quelli buoni; i cattivi sono quelli che vedono i video pornografici su internet. Poi legge la lettera di un militare che dice che non si può accedere a questi siti dal computer della caserma, forse si collegava con il suo: “Non siamo tutti come Salvatore Parolisi”, fa sapere il milite ignoto. Però nel frattempo la situazione è diventata calda, e la Sciarelli continua leggendo i seguenti risultati dell’indagine:

E fa sapere che risparmia la visione di fotografie agli spettatori di Chi l’ha visto: “Ma se volete – aggiunge – le abbiamo qua”. Non vediamo l’ora che qualcuno raccolga l’invito.