In Onda, La 7, puntata del 24 agosto. Il tema del giorno è lo sgombero dei rifugiati dallo stabile di Piazza Indipendenza a Roma e gli scontri che ne sono seguiti. Ospiti Christian Raimo, scrittore e giornalista di Internazionale, Andrea Mazzillo, il neo ex assessore al Bilancio di Roma e Alessandro Sallusti, il direttore de Il Giornale, collegato in diretta dal giardino della sua casa di Forte dei Marmi.
Lo scontro su piazza Indipendenza tra Alessandro Sallusti e Christian Raimo dal minuto 7
«Lo sgombero dei rifugiati è finito sulle pagine di tutti i giornali internazionali», fanno notare a inizio trasmissione i due conduttori, Luca Telese e David Parenzo. «È paradossale che Roma finisca sulle pagine di tutti i giornali internazionali per l’unica cosa normale che viene fatta in qualsiasi democrazia, cioè far rispettare la legge. Non è che essere rifugiati ti dà più diritti di un cittadino. La polizia sgombera le case occupate abusivamente da centri sociali e studenti, quindi legittimamente sgombera anche quelle occupate dai rifugiati. È un’operazione assolutamente legittima e normale, che noi del circo dei mass media vogliamo far diventare un evento straordinario, quando invece dovremmo ringraziare di tutto questo», commenta Sallusti.
Dopo l’intervento di Sallusti, a In Onda la parola viene ceduta a Christian Raimo, firma di Internazionale, che ha assistito allo sgombero dei rifugiati per 48 ore. Spiega che anche la foto che è circolata del poliziotto che accarezza una donna eritrea non racconta la situazione che si era creata in piazza Indipendenza:
Quella donna ha un nome, si chiama Genet e ha commentato la foto che ha fatto il giro dei giornali: «La foto non mostra assolutamente la situazione per com’era, ci hanno buttato l’acqua addosso, hanno preso le nostre cose e ce le hanno buttate per strada. Gli italiani sono stati per 55 anni in Eritrea e hanno fatto una delle peggiori guerre mai avute. Noi abbiamo scampato la guerra nel nostro paese, siamo fuggiti. Io ho lasciato mia figlia in Sudan». Quindi non è una vittima, è una persona molto consapevole del suo ruolo e della battaglia che sta compiendo: è una battaglia per la dignità e per i diritti, suoi e dei suoi figli. È una battaglia che fa anche per me, per i diritti delle persone che stanno in Italia con maggior agio. Io ringrazio Genet, perché hanno mostrato come si difendono dei diritti.
Sallusti prende la parola – «velocissimo, per correttezza d’informazione» – per specificare che i rifugiati hanno lanciato bombole a gas e sassi contro la polizia. «Se lo fa un italiano, finisce in galera». Christian Raimo gli ribatte secco: «Ma lei c’era lì? Lei forse sta a Forte dei Marmi, io sono stato lì due giorni, lo specifico per correttezza d’informazione». Il siparietto va avanti così, dal minuto 7 in avanti. Christian Raimo incalza: «Non c’era nessun giornalista de Il Giornale in piazza Indipendeza». Sallusti ribatte: «Ci sono i video della polizia di Stato». «In Italia non si lanciano le bombole a gas contro la polizia», urla il direttore de Il Giornale. «Però si prendono a manganellate le donne incinte?», ribatte sarcastico Christian Raimo. «Non è che se sei incinta, allora puoi lanciare i sassi contro la polizia», risponde Sallusti.