Cinema a 2 euro: è l’ultimo mercoledi, chi fermerà la “Horde” di spettatori Zombi

Cinema a 2 euro termina mercoledi 8 febbraio 2017, l’iniziativa che ha riscosso un grande successo fra il pubblico meno fra gli esercenti.

Crisi del cinema, se ne parla da sempre, diciamo dall’apparizione dalla tv negli anni ’50 con Rischiatutto.
Ora Cinema a 2 euro, l’iniziativa promossa dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del turismo, guidato da Dario Franceschini assieme alle associazioni di categoria Ance, Anem ed Anica, termina mercoledi 8 febbraio, ma in molti ne chiedono la proroga.
cinema2day
Inutile dire che l’iniziativa ha avuto un grande successo, il prezzo stracciato del biglietto ha portato delle vere e propri orde di spettatori nei cinema. Il motivo per cui abbiamo scelto proprio le foto del film capolavoro francese La Horde è dovuto al fatto, che dati commerciali a parte, gli esercenti in realtà sono molto scontenti dell’iniziativa. A partire dai proprietari, per non parlare del povero personale di sala, la pressione esercitata per un solo giorno con un prezzo inferiore o pari ad un cappuccino e cornetto, ha trasformato gli amanti del cinema, in veri proprio Zombi assetati di film, con maratone di 3 o 4 film nelle stessa giornata, spesso senza nessun rispetto per i posti numerati, accalcandosi in modo esagerato nelle sale.
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Le storie che tanti direttori, vice, e personale di molti multisala che abbiamo incontrato  in questi mesi, hanno dimostrato come l’iniziativa, seppur lodevole, in termini economici non porti alcun vantaggio anzi. In termini strettamente numerici come da rapporti Cinetel è apparso evidente che pure con un leggero aumento di quel pubblico che mai si recava al cinema,   l’idea era propria di riportare queste persone nella sala, il riscontro in realtà è stato molto modesto. Gli incassi  per  le sale quando si avvicina il mercoledì scontato subiscono una inevitabile flessione di pubblico proprio nel week-end precedente, e il prezzo decisamente basso non consente un reale recupero economico. Il pubblico abituale del cinema , quello che veramente non possono fare a meno della sala , evita le orde di Zombi cinematografici proprio il mercoledì. Diciamo che in certi casi vedere determinati film con un pubblico non proprio beneducato (sui cellulari e loro uso nei cinema si potrebbero poi scrivere almeno 100 articoli in negativo) non rientra nell’idea di fruizione di uno spettacolo all’interno di una sala.
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Ora curiosamente si chiede una proroga che sicuramente non arriverà (o almeno chi vi scrive spera non arrivi). Se ne è fatto carico lo stesso Ministro Franceschini con una missiva , che pur esprimendo alcune riserve conferma l’idea di prolungare l’iniziativa: “un progetto condiviso di grande impatto, che per la prima volta ha offerto ai cittadini la possibilità di vivere una volta al mese l’imperdibile esperienza dei film in sala a soli due euro, per tutti e in tutta Italia. Nei nostri incontri, effettuati per mettere a punto i dettagli dell’iniziativa, erano emersi, accanto all’entusiasmo, anche legittimi dubbi e perplessità. Alla fine però – ora possiamo dirlo – i risultati sono stati straordinari: una media di un milione di spettatori, le file fuori dai Cinema, il tam tam sui social”.
Cinema2day quindi si avvia alla sua fine, o come moltissime petizioni online chiedono potrebbe proseguire.
Se proprio dobbiamo essere sinceri il prezzo di 2 euro è semplicemente ridicolo, in particolare  per determinati film. Chi vi scrive ha recuperato Animali Notturni di Tom Ford (noi fortunati del settore godiamo di anteprime stampe, ma a volte non riusciamo a vedere tutto). Onestamente 2 euro per un capolavoro mi sono sembrati davvero pochi, per mia fortuna la sala era affollata da un pubblico solitario in pieno pomeriggio incantata dalla potenza delle immagini film.In altre occasioni come da testimonianze, l’esuberanza del pubblico Zombi (non me ne vogliate, non vogliamo offendere nessuno) spesso non permette proprio di godersi la pellicola.
Come suggerito da Aurelio DeLaurentis, il produttore di tutti i cinepanettoni nostrani, ha dichiarato: ” l’iniziativa pur lodevole, funziona solo se poi la gente torna gli altri giorni al cinema e non come spesso capita nel nostro paese dove l’estate le sale sono vuote o chiudono per ferie”.  L’Italia è “vittima” di un clima fantastico (siamo il paese do o’sole) e già da maggio si evitano le sale o quasi fino a settembre, quando in tutto il resto del mondo o quasi la stagione estiva oltre ad essere ricca di offerte risulta sempre essere in forte crescita.
Quindi cosa fare per accontentare il nostro pubblico di Zombi cinematografico?
THE HORDE, (aka LA HORDE), Jean-Pierre Martins (top), 2009. ©IFC Films
Il produttore DeLaurentiis ha giustamente suggerito di utilizzare l’estate in modo più efficace per le sale, magari con un’offerta prolungata per tutti film, con un prezzo ridotto esteso per settimane.
Staremo a vedere, per parte nostra che amiamo il cinema, ma anche fruirlo nel modo giust, nella sala con lo schermo grande e le poltrone comode, consideriamo forse i 2 euro troppi pochi per uno spettacolo che a volte potrebbe condizionare la vostra vita per sempre (Guerre Stellari docet), tuttavia il prezzo normale del biglietto spesso risulta gravoso per le famiglie a cui poi dobbiamo sempre aggiungere i costi esterni come parcheggio , pop corn etc. etc.
La soluzione in realtà molti cinema l’hanno già suggerita con la creazione di carte speciali con sconti per i più fedeli, sconti per studenti e anziani. Forse dovremmo incentivare le famiglie con bimbi (i bambini sono il vero motore cinematografico, spesso ce ne dimentichiamo).
La magia della sala resta sempre un qualcosa di speciale,  se il cinema a 2 euro forse ha portato tanti in certi casi troppi Zombi al cinema per un solo giorno al mese, occorre allora una cura per farli tornare umani e portarli più spesso al cinema in modo corretto e al giusto prezzo.
Le foto pubblicate sono del film La Horde di Yannick Dahan e Benjamin Rocher (2009).
Un particolare ringraziamento al personale dei cinema UCI, The Space, Barberini e Multisala Adriano.
 
 

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