Così Claudio Nucci offriva soldi ai minorenni per foto e video hard

Claudio Nucci li attraeva così: con promesse di piccoli vantaggi economici, piccoli versamenti in contanti o ricariche di carte preparagate; e con minacce, di raccontare tutto ai genitori. Lucrava sul desiderio degli adolescenti di avere qualche soldo all’oscuro dalla famiglia e tesseva la sua tela: oggi è a giudizio immediato con l’accusa di induzione alla pornografia minorile e detenzione di materiale pedopornografico. Secondo le testimonianze nelle carte dell’inchiesta, ai ragazzi veniva detto che l’uomo era in grado di offrire anche 500 euro per un contenuto illecito: almeno cinque i ragazzi finiti nelle maglie, nella rete, dell’ex pr, oggi agente immobiliare, di Roma Nord.

COSI CLAUDIO NUCCI OFFRIVA SOLDI AI MINORENNI PER FOTO E VIDEO HARD

L’inchiesta viene riportata da Repubblica, nella Cronaca di Roma.

Il gancio erano per lo più altri ragazzini con cui era già entrato in confidenza. Giovanissimi a cui aveva promesso e dato denaro in cambio di rapporti sessuali o anche soldi perché facessero dei video da sé e poi glieli inviassero. La rete di Claudio Nucci, un tempo pr e oggi agente immobiliare, si stava allargando a macchia d’olio prima che a metà marzo scattassero le manette. A dirlo sono le carte dell’inchiesta sfociata nel giudizio immediato nei confronti di Nucci per aver indotto a prostituirsi due minorenni e aver spinto un terzo a farsi un filmato hot.

 

 

All’inizio, dicono i racconti dei ragazzi, Nucci “era gentile”. E l’accesso al loro spazio avveniva in maniera telematica, attraverso Whatsapp e Facebook.

Per alcuni di loro è stato anche solo un tentativo di approccio, per lo più via Whatsapp o Facebook, per altri, due neomaggiorenni, la conoscenza si è spinta oltre. D’altra parte la voce su quell’uomo si era già sparsa da tempo: “Un amico mi aveva detto che Claudio poteva dare dei soldi per fare determinate cose: foto e video di nudo in cambio di denaro – ha raccontato un 18enne agli agenti della sezione di polizia di piazzale Clodio – il mio amico aggiunse anche che aveva sentito altre persone che erano andate con Claudio per avere rapporti sessuali per soldi”.

 

 

Incontri nelle plurime case di cui Nucci aveva disponibilità e che affittava (“non so come è fatta, non abbiamo mai acceso la luce”, dice uno dei ragazzi), o in macchina; adescamenti in zona roma Nord, Fleming, Parioli.

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E, se i ragazzi si dimostravano riottosi, minacce di rivelare tutto alla famiglia.

“Ho sentito parlare di Claudio per la prima volta nell’estate del 2015. Un mio amico mi aveva detto che lo pagava per andare a letto con delle ragazze davanti a lui. Quando gli ho dato l’amicizia pensavo fosse un’altra persona. Poi ho capito che si trattava di Claudio e sapevo cosa faceva. Lui mi ha detto: ‘Mi raccomando massima riservatezza’. Quando gli ho detto la mia età mi ha risposto: ‘Che bello, quanto sei cucciolo'”. L’agente immobiliare sapeva come convincere i ragazzi che riusciva a intercettare, con soldi facile e l’illusione di un mondo scintillante, come in una telefonata con un minorenne dello scorso dicembre: “Io ho le mie aziende a Palermo ma posseggo delle società anche a Milano. Adesso poi registro il tuo nome su Whatsapp. Mi mandi un po’ di tue foto sexy… Rimanga tutto fra te e me. Mandami la tua carta pay. Oppure ti mando 500 euro”. Ma quando invece qualche ragazzino chiedeva altri soldi li, l’ex pr minacciava di raccontare tutto ai loro genitori.

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