Come funziona il nuovo sistema anti-goal fantasma della Fifa?

Il Guardian racconta le vicende legate al secondo goal segnato da Karim Benzema in Francia-Honduras, goal che ha testato per la prima volta in questo Mondiale la reale efficacia della  «Goalline technology», il sistema tecnologico della Fifa nato per risolvere le diatribe legate ai goal fantasma.

 

(GETTYIMAGES-AFP PHOTO / FRANCK FIFE)
(GETTYIMAGES-AFP PHOTO / FRANCK FIFE)

 

COME FUNZIONA – La tecnologia in questione traccia la posizione della palla rispetto alla linea di porta con l’obiettivo di cancellare l’errore umano in caso di goal o non goal. Ma quanto avvenuto nella partita Francia-Honduras ha fatto discutere. Perché il pallone scagliato da Benzema prima ha rimbalzato sul palo, poi ha viaggiato all’esterno della linea di porta, seppur vicino, ed è poi entrato, sempre di poco, dopo l’intervento del portiere centro-americano. Quanto accaduto ha permesso a tifosi e simpatizzanti di capire come funziona il sistema, per certi versi rivoluzionario.

IL RUOLO DELLA TECNOLOGIA – La tecnologia, approvata dalla Fifa e dall’Ifab, International Football Association Board, si basa sul lavoro di telecamere e sensori magnetici. Il sistema tedesco GoalControl con le sue 14 telecamere ad alta velocità montate in varie zone dello stadio, sette per porta, seguono il percorso della palla e capiscono quando la sfera ha superato la linea di fondo. L’occhio di falco, altro sistema usato nel Cricket e nel Tennis, così come GoalControl prevede l’uso di telecamere ad alta velocità piantate sul campo per riprendere e calcolare la traiettoria di volo del pallone.

 

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ALTRI PROGETTI – Poi ci sono i sistemi studiati dalla Cairos Technologies e da Adidas. Qui non ci sono telecamere bensì un campo magnetico che segue la palla, al cui interno è stato piazzato un sensore che viene captato da piccole periferiche installate all’interno dell’area di rigore. Un computer traccia la posizione della sfera e determina quando ha superato la linea di porta. Un altro sistema, Goalminder, sfrutta a sua volta telecamere ad alta velocità installate in pali e traverse per dare prove visive solo all’arbitro. E poi c’è Goalref, un sistema che usa una tecnologia simile a quella della Cairos ma anziché avere un sensore nella palla, è la linea a determinare tale passaggio.

PER UNA MAGGIORE TRASPARENZA – Il sistema che monitora il passaggio della palla è automatico. Non si può dire la stessa cosa della decisione. Anzi, l’arbitro riceve una segnalazione automatica in ogni situazione di dubbio, con un’accuratezza inferiore al secondo. Solo i sistemi più affidabili vengono usati in un test finale che tiene conto di ogni variabile tecnica o climatica di ogni stadio. E solo dopo aver superato questo test viene autorizzato dalla Fifa. Occhio di falco, Hawk-Eye, è stato sviluppato nel 1999 a Romsey, nell’Hampshire da ingengneri della Roke Manor Research Limited e dal 2005 viene usato nei master di tennis di tutto il mondo mentre la Fifa per questo mondiale si affida a Goalcontrol. Ma si può sempre migliorare. E la prova l’ha data la Fifa dopo la confusione post Francia-Honduras, con la federazione mondiale del pallone che si è impegnata a trasmettere ogni immagine di Goal Control per cancellare eventuali dubbi.

 

(Getty Images – Afp Photo / Franck Fife)

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