Come non farsi chiamare dai call center

Categorie: Tecnologia

Ecco come evitare le le telefonate degli operatori. E tutti i consigli per evitare le truffe

Le frequenti telefonate di promozione commerciale che molti di noi ricevono sia sul numero fisso che di cellulare nascondono a volte delle vere e proprie truffe. Della questione si è occupato più volte nelle ultime settimane l’inviato di Striscia la Notizia Moreno Morello, autore di nove servizi che provano a svelare i trucchi di operatori molto abili e un po’ troppo maliziosi. Ecco alcuni preziosi consigli per non cadere nella loro trappola.



COME NON FARSI CHIAMARE DAI CALL CENTER

Un primo importante suggerimento per evitare le truffe di alcuni call center è quello di fare attenzione alle parole che pronunciano presentandosi al telefono. Spesso, come spiegano i servizi di Striscia la Notizia, gli operatori si qualificano come dipendenti o collaboratori di enti o società che non esistono affatto o che nulla hanno a che fare con le aziende con le quali avete stipulato un contratto di fornitura di servizi, come l’elettricità, il gas o la telefonia. In alcuni casi gli operatori dicono di chiamare per conto del fantomatico «Ufficio dell’abbassamento dei prezzi» o dall’inesistente «Ufficio centrale dell’energia e del gas metano». Un interlocutore distratto, soprattutto se anziano, a volte non riesce subito a capire che si tratta di una promozione. In questo modo è più facile per il centralinista ingannarlo, ad esempio convincendolo ad un cambio di gestore mascherato da un semplice cambio di tariffa.

 



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CALL CENTER, COME EVITARLI

Un secondo necessario consiglio è quello di fornire i propri dati personali quando si è certi che le informazioni vengono comunicate ad un operatore delle aziende delle quali si è già clienti, oppure quando c’è la reale intenzione di sottoscrivere un nuovo contratto. Nome, cognome, data e luogo di nascita, codice fiscale, e così via, vengono a volte (come già detto) richiesti con la promessa di adottare un nuovo piano tariffario. Tra i dati personali da custodire bene è soprattutto il codice Iban, che identifica il proprio conto corrente, e sul quale possono essere addebitati delle spese inattese.



Terzo passo: non fidarsi del telemarketing aggresssivo. Dagli operatori che insistono in maniera smisurata per trattenerci al telefono e vendere i loro prodotti o servizi è meglio prendere le distanze. D’altra parte sono le loro stesse regole a consigliarlo. Uno dei servizi di Striscia la Notizia, realizzato in un call center di Tirana, in Albania, mostra affisse in una bacheca alcune scritte come «Rendere consapevole il cliente del cambio di fornitore» e «Non effettuare telefonate aggressive e/o ripeture».

CALL CENTER, QUALCHE CONSIGLIO PER NON FARSI DISTURBARE

Quarto: dare un’occhiata al display prima di rispondere al telefono. Come hanno ribadito più volte davanti alle telecamere anche alcuni rappresentanti di grandi aziende di servizi, «se qualcuno vi chiama per vendere con il numero nascosto dovete subito riattaccare». Le agenzie incaricate della promozione e della vendita non possono contattare gli utenti in forma anonima. «Tutte le nostre strutture di vendita – ha spiegato Marco Carosi, responsabile vendite Fastweb – chiamano con un numero in chiaro. Se vi chiamano con il numero nascosto dovete subito riagganciare».

 

 

Quinto: valutare la possibilità di iscriversi nel Registro delle Opposizioni (chiamando il numero verde 800.265.265 o seguendo le istruzioni sul sito registrodelleopposizioni.it). Il Registro è uno strumento di tutela dei consumatori a disposizione di coloro che non vogliono più ricevere telefonate per scopi commerciali o ricerche di mercato. Con l’iscrizione non dovrebbero più essere ricevute chiamate da operatori che offrono nuove tariffe. Ma va rilevato che purtroppo non tutti possono usufruire del servizio. Il Registro delle Opposizioni è destinato agli utenti che hanno consentito la pubblicazione del numero negli elenchi pubblici. In altre parole, tutte le utenze che non hanno consentito la pubblicazione e tutti i numeri di telefonia mobile, sono completamente tagliate fuori. Il Registro varrebbe in sostanza solo per un 20% dei numeri complessivi.

Sesto consiglio: prima di procedere alla sottoscrizione vocale di un contratto è opportuno prendersi una pausa di qualche giorno per leggere con attenzione (almeno nelle parti principali) l’accordo che si decide di siglare. Può capitare infatti che la descrizione del servizio offerto fornita al telefono dall’operatore non corrisponda alla realtà. Nel caso della telefonia fissa, ad esempio, può capitare (come raccontato ancora da Striscia la Notizia) che l’operatore garantisca al 100% sulla copertura con la banda larga dell’area in cui risiede l’utente, e che ci si ritrovi poi a dover navigare ancora con la vecchia Adsl. «Nel caso di esito negativo delle verifiche tecniche, il cliente – è la nota che è possibile trovare su contratti o bollette – prende atto e accetta che il servizio rimarrà attivo con la tecnologia Adsl».

Settimo punto: confidare nella buona sorte. Per non cadere nella trappola delle truffe di alcuni operatori di call center è fondamentale anche una dose di fortuna. Ci sono infatti casi di contratti sottoscritti con registrazione vocale da persone estranee. È capitato ad esempio ad un commerciante di Gallatate, che si è visto chiedere il pagamento per l’iscrizione ad un noto portale con elenchi telefonici. Il problema è senz’altro risolvibile, con una semplice segnalazione o eventualmente con l’aiuto di un avvocato. Molto più difficile è invece ottenere il risarcimento per le spese legali sostenute.

(Foto di copertina: ANSA / FRANCO SILVI)