Condannato il produttore del film hard di Sara Tommasi

Sara Tommasi subì una violenza sessuale di gruppo per induzione nel corso delle riprese del film hard «confessioni private». La soubrette inoltre accettò di girare il film senza essere nelle condizioni psicofisiche adatte per sostenere scene particolarmente forti. Lo ha stabilito il gup del tribunale di Salerno Renata Sessa che per questo motivo ha condannato a 30 mesi di reclusione Giuseppe Matera, il produttore del film hard «Confessioni private».

CONDANNATO IL PRODUTTORE GIUSEPPE MATERA – Come riporta il Salvagente, il giudice ha accolto la richiesta del Pubblico Ministero Elena Guarino. Il processo si è svolto con rito abbreviato su richiesta della difesa. Matera, che non è l’unico indagato per la vicenda, è attualmente agli arresti domiciliari ma gode di un permesso giornaliero che gli consente di seguire la propria azienda. L’imprenditore ha inoltre collaborato con la procura di Salerno consegnando un video girato un Ungheria per impedirne la messa in commercio.

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LA SODDISFAZIONE DEGLI AVVOCATI – La pena, hanno spiegato i difensori di Matera, gli avvocati Antonio Ciliberti e Claudio D’Amato, è la più bassa prevista dall’ordinamento per questo genere di reati. Soddisfatto anche l’avvocato della showgirl, Saverio Campana: «Siamo contenti perché con questa sentenza si è potuta accertare la verità». Il giudice ha disposto anche il risarcimento da liquidarsi in separata sede.

PROSSIMA UDIENZA IL 18 GIUGNO – Intanto il prossimo 18 giugno è prevista una nuova udienza alla terza sezione penale del tribunale di Salerno che vede imputati  il manager Vincenzo Di Federico, gli attori Fausto Zulli e Pino Igli Papali ed il regista Max Bellocchio, tutti coinvolti a vario titolo nella vicenda. Al momento l’unico agli arresti, domiciliari, è il Di Federico mentre gli altri sono in libertà. Si tratta di un appuntamento importante in quanto verrà ascoltata, in forma protetta, proprio Sara Tommasi.