Consultazioni Quirinale, Gentiloni in pole per il dopo-Renzi

09/12/2016 di Redazione

CONSULTAZIONI QUIRINALE

Giovedì 8 dicembre, quattro giorni dopo il referendum costituzionale e 24 ore dopo le dimissioni da presidente del Consiglio di Matteo Renzi, sono cominciati al Colle i colloqui tra presidente della Repubblica e rappresentanti delle forze politiche per la formazione di un nuovo governo. Il programma delle consultazioni al Quirinale prevede incontri fino a sabato pomeriggio, quando il capo dello Stato ascolterà i vertici dei gruppi parlamentari di Area Popolare, Forza Italia, Movimento 5 Stelle e Partito Democratico. Al momento sembra probabile che dopo consultazioni Quirinale venga assegnato un incarico a Paolo Gentiloni o Pier Carlo Padoan per un’esecutivo che riscriva la legge elettorale e accompagni il Paese al voto in primavera. In pole il ministro degli Esteri.

 

 

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19.20. La seconda delle tre giornate di consultazioni al Quirinale sulla formazione di un nuovo governo dopo le dimissioni del premier Matteo Renzi si è conclusa pochi minuti dopo le 19 con le dichiarazioni della delegazione della Lega Nord. Ma a catturare l’attenzione sono stati soprattutto gli incontri a Palazzo Chigi. Nella sede del governo sono entrati diversi ministri. Per due volte il titolare della Farnesina Paolo Gentiloni, considerato in queste ore il favorito per la successione a Renzi. La terza ed ultima giornata di consultazioni di domani sarà decisiva per definire il quadro politico. Mattarella inconterà i rappresentanti di Sel e Sinistra Italiana, Ala, Area Popolare, Forza Italia, Movimento 5 Stelle e Partito Democratico:

11.00. Rappresentanza del Gruppo parlamentare Sinistra Italiana – Sinistra Ecologia Libertà (SI-SEL) della Camera dei Deputati.

 

11.30. Rappresentanza del Gruppo parlamentare ALA – Scelta Civica per la Costituente Liberale e Popolare del Senato della Repubblica e del Gruppo parlamentare ALA – Scelta Civica per la Costituente Liberale e Popolare – MAIE della Camera dei Deputati.

 

12.00. Rappresentanza del Gruppo parlamentare Area Popolare – NCD – Centristi per l’Italia del Senato della Repubblica e del Gruppo parlamentare Area Popolare – NCD – Centristi per l’Italia della Camera dei Deputati.

 

16.00. Rappresentanza del Gruppo parlamentare Forza Italia – Il Popolo della Libertà XVII Legislatura del Senato della Repubblica e della Camera dei Deputati.

 

17.00. Rappresentanza del Gruppo parlamentare Movimento 5 Stelle del Senato della Repubblica e della Camera dei Deputati.

 

18:00. Rappresentanza del Gruppo parlamentare Partito Democratico del Senato della Repubblica e della Camera dei Deputati.

19.10. Consultazioni Quirinale, Giorgetti (Lega Nord): «Subito al voto». «Il popolo vuole votare e non gradisce Renzi presidente del Consiglio. Si deve andare al voto prima possibile», è la posizione espressa dalla delegazione della Lega Nord dopo l’incontro con Sergio Mattarella. A parlare è stato il deputato Giancarlo Giorgetti. «Accettiamo qualsiasi legge elettorale» purché – ha ribadito – «si voti il primo possibile».

18.50. Consultazioni Quirinale, da Mattarella la Lega Nord. In questi minuti ad incontrare il presidente della Repubblica Sergio Mattarella al Quirinale è la delegazione della Lega Nord, ultima consultazione di oggi. Il Carroccio è il primo tra i grandi partiti a comunicare le proprie posizioni al capo dello Stato. Domani, dalle 11 in poi, al Colle saliranno i rappresentanti di Sel e Sinistra Italiana, Ala, Area Popolare, Forza Italia, Movimento 5 Stelle e Pd.

18.42. Consultazioni Quirinale, Fitto (Cr): «Legge elettorale non sia proprozionale». Raffaele Fitto, deputato e leader dei Conservatori Riformisti, gruppo parlamentare di centrodestra fuoriuscito da Forza Italia, al termine della consultazione con il capo dello Stato al Quirinale ha affermato: «Abbiamo chiarito, in coerenza con la nostra posizione politica, che non potremo far parte di nessun governo che abbia una maggioranza politica alla quale ci siamo opposti in questi anni». Fitto ha anche espresso la necessità di mettere mano alla legge elettorale esprimendo a nome del suo gruppo «contrarietà ad un sistema elettorale proprorzionale».

18.30. Consultazioni Quirinale, Zeller (Autonomie): «No al voto subito». «La situazione attuale non consente di andare subito alle elezioni. La legge elettorale attuale non è applicabile. Il Parlamento non può farsi sostituire dalla Consulta. Allo stato le camere non possono essere sciolte». È quanto affermato dopo l’incontro con il presidente della Repubblica Sergio Mattarella al Quirinale dal senatore Karl Zeller, a capo del gruppo Autonomie di Palazzo Madama. «Il Parlamento non può farsi sostituire dalla Consulta. Allo stato le camere non possono essere sciolte. In Parlamento c’è una maggioranza per andare avanti e scrivere la nuova legge elettorale che tenga conto dell’esito del referendum».

18.15. Gentiloni ancora a Palazzo Chigi. Il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni, in queste ore considerato in pole per la successione a Matteo Renzi a capo del governo, è giunto pochi minuti fa a Palazzo Chigi. Il titolare della Farnesina aveva già incontrato Renzi in mattinata.

18.06. Consultazioni Quirinale, Monchiero (Ci): «Serve guida politica». «Serve una guida politica responsabile ed autorevole», ha dichiarato Giovanni Monchiero, capogruppo alla Camera dei deputati di Civici e innovatori, dopo l’incontro con Sergio Mattarella al Quirinale nel corso delle consultazioni. «Non si può andare al voto con una legge elettorale qualsiasi, ma frutto del lavoro del Parlamento e che tenga conto delle indicazioni della Corte Costituzionale». Sarebbe inoltre «auspicabile – ha detto ancora Monchiero – allargare i confini della maggioranza attuale» così che il Parlamento possa lavorare «con una concordia maggiore rispetto agli ultimi tempi».

17.44. Consultazioni Quirinale, Ferrara (Gal): «Legge elettorale con voto diretto». «Abbiamo esposto la necessità che l’Italia abbia una nuova legge elettorale, innanzitutto con un contenuto di equilibrio e omogeneità, e con un voto diretto del cittadino, cioè con la possibilità di indicare il proprio rappresentante, come è stato dal 1948 fino al 2006», è una delle dichiarazioni del senatore Mario Ferrara, presidente del gruppo parlamentare Gal a Palazzo Madama, dopo le consultazioni con il capo dello Stato. «Ci siamo detti ben disposti a dare il nostro pieno conforto alle scelte» del Colle, ma «subordinato all’essenza della scelta che il presidente Mattarella vorrà fare», ha aggiunto Ferrara.

17.15. Consultazioni Quirinale, Dellai (Des-Cd): «Sì a ‘trasnizione responsabile’». «Siamo dell’idea che serve quella che chiamiamo una ‘transizione responsabile’ verso il voto, che non si faccia prendere dalla frenesia di chi dice ‘al voto, al voto’. Per questo abbiamo rappresentato al presidente della Repubblica la nostra idea che serva un governo che sia nella pienezza delle sue funzioni che accompagni il Parlamento per la revisione della legge elettorale», è quanto dichiarato da Lorenzo Dellai dopo la consultazione al Quirinale, a nome del gruppo parlamentare Democrazia Solidale – Centro Democratico (Des-Cd) della Camera dei deputati. «Noi non riteniamo – ha aggiunto Dellai – che il tema della legge elettorale possa essere scaricato sulla Corte costituzionale ma è il Parlamento che si deve far carico di questa questione».

16.35. Consultazioni Quirinale, Meloni (Fdi): «Legge elettorale entro fine anno». «La road map di Fratelli d’Italia è fare una legge elettorale in pochissimi giorni, entro la fine dell’anno. Quindi scioglimento a gennaio e voto entro marzo». È quanto affermato dalla leader di Fratelli d’Italia al termine dell’incontro della delegazione del partito con il presidente della Repubblica Sergio Mattarella. «Riteniamo che l’unico modo per rispettare quanto ampiamente emerso dal referendum sia mettere l’Italia nelle conduzioni di avere prima possibile un governo scelto dagli italiani e non frutto delle manovre di Palazzo. Abbiamo chiesto a Mattarella di aiutare gli italiani a tornare alle urne il prima possibile. Non siamo disponibili a sostenere il quarto governo di fila che arriva senza libere elezioni».

16.26. Gentiloni premier piano B dei renziani. Stando a quanto si apprende in queste ore, nel corso delle consultazioni al Quirinale con le principali foze politiche il presidente della Repubblica avrebbe spiegato che bisogna fare in fretta per la formazione di un nuovo governo dopo le dimissioni di Matteo Renzi. In particolare si guarda già alla data del 15 dicembre, giorno del Consiglio europeo a Bruxelles. L’auspicio dei vertici istituzionali è che si possa arrivare ad una soluzione della crisi a breve tempo. L’ipotesi del rinvio alle Camere del premier dimissionario è ancora sul tavolo ma gli stessi renziani non nascondono che si sta lavorando da giorni sull’ipotesi Gentiloni, piano B di Renzi. L’imperativo per l’ex presidente del Consiglio è evitare un governo che duri fino al 2018. Le alternatve sono un governo con tutti i principali partiti a sostegno o voto, e potrebbe optare per un’exit strategy con un suo fedelissimo a palazzo Chigi. In questo modo potrebbe compattare le posizioni nel Partito Democratico.

16.06. Consultazioni Quirinale, riprendono incontri di Mattarella. In questi istanti riprendono le consultazioni al Quirinale tra presidente della Repubblica e rappresentanti delle forze politiche. A colloquio con il capo dello Stato prima la delegazione di Fratelli d’Italia, poi Centro Democratico, Gal, Civici e Innovatori, Autonomie, Conservatori e Riformisti e Lega Nord. Domani Sel-Sinistra Italiana, Ala, Area Popolare, Forza Italia, Movimento 5 Stelle e Partito Democratico.

16.02. Consultazioni Quirinale, nodo road map verso elezioni anticipate. l nodo principale sul tavolo del confronto tra rappresentanti delle istituzioni e mondo politico per sciogliere il rebus della crisi resta la road map verso le lezioni politiche anticipate. Come riferito da fonti del Pd, l’ex premier Matteo Renzi è convinto che, in assenza di una presa di posizione di tutte i partiti per un esecutivo di responsabilità, sia opportuno tornare alle urne al più presto. Secondo questa tesi al G7 del 26 maggio occorrerebbe già avere un nuovo governo in carica. Si tratta di un’ipotesi che potrebbe concretizzarsi solo se ci fosse un accordo sui tempi sulla riforma elettorale e sulla data delle urne. Dopo il pronunciamento della Consulta sull’Italicum, previsto per il 24 gennaio, bisognerebbe già pensare allo scioglimento delle Camere, entro la fine di marzo. Renzi non è intenzionato a farsi logorare da un governo duraturo. Dobbiamo dare al più presto la possibilità ai cittadini di scegliere, è il suo refrain in questi giorni.

15.20. Ancora Padoan e Gentiloni in pole per il dopo-Renzi. Mentre al Quirinale continuano le consultazioni (che si concluderanno domani pomeriggio con la delegazione del Partito democratico) continuano anche gli incontri a Palazzo Chigi. Prima il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan e poi il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni, oltre che il ministro per le Riforme Maria Elena Boschi, oggi hanno incontrato il presidente del Consiglio dimissionario Matteo Renzi, rientrato dalla sua Pontassieve. Padoan è stato protagonista anche di un altra riunione, al Tesoro, con i vertici del Monte dei Paschi di Siena, dopo che la Bce ha respinto la richiesta della banca senese di avere una proroga di 20 giorni per completare l’aumento di capitale. Gentiloni e Padoan restano in pole per guidare il prossimo governo

13.35. Consultazioni Quirinale, alle 16 Fratelli d’Italia: orari seconda giornata. La seconda giornata delle consultazioni del presidente della Repubblica con i rappresentanti dei gruppi parlamentari  continuerà alle 16 con gli esponenti di Fratelli d’Italia. La delegazione che inconterà il capo dello Stato sarà guidata dal presidente, Giorgia Meloni. Insieme a lei il capogruppo alla Camera Fabio Rampelli e l’onorevole Ignazio La Russa. Dopo Fratelli d’Italia Sergio Mattarella incontrerà Centro Democratico, Gal, Civici e Innovatori, Autonomie, Conservatori e Riformisti e Lega Nord:

16.00. Rappresentanza del Gruppo parlamentare Fratelli d’Italia – Alleanza Nazionale (FDI) della Camera dei Deputati.

 

16.30. Rappresentanza del Gruppo parlamentare Democrazia Solidale – Centro Democratico (DeS-CD) della Camera dei Deputati.

 

17.00. Rappresentanza del Gruppo parlamentare Grandi Autonomie e Libertà (Grande Sud, Popolari per l’Italia, Moderati, Idea, Alternativa per l’Italia, Euro-Exit, M.P.L.-Movimento Politico Libertas) del Senato della Repubblica.

 

17.30. Rappresentanza del Gruppo parlamentare Civici e Innovatori (CI) della Camera dei Deputati.

 

18.00. Rappresentanza del Gruppo parlamentare Per le Autonomie (SVP-UV-PATT-UPT)-PSI-MAIE del Senato della Repubblica.

 

18.30. Rappresentanza del Gruppo parlamentare Conservatori e Riformisti (CR) del Senato della Repubblica ed esponente della componente Conservatori e Riformisti (CR) del Gruppo parlamentare Misto della Camera dei Deputati.

 

19.00. Rappresentanza del Gruppo parlamentare Lega Nord e Autonomie (LNA) del Senato della Repubblica e della Camera dei Deputati.

Domani al Quirinale per le consultazioni, poi, ci saranno i rappresentanti di Sel-Sinistra Italiana, Ala, Area Popolare, Forza Italia, Movimento 5 Stelle e Partito Democratico.

13.15. Consultazioni Quirinale, confusione e qualche gaffe. Nel corso delle consultazioni al Quirinale non manca la confusione. E non mancano le gaffe. Il video.

13.10. Consultazioni Quirinale, Nencini (Psi): «Meglio governo di scopo e reponsabilità». «Abbiamo consegnato al presidente della Repubblica più soluzioni, prediligendo un governo di scopo e di responsabiità corale», ha affermato dopo la sua consultazione al Quirinale il segretario nazionale del Partito Socialista Italiano, senatore e viceministro delle Infrastrutture e dei Trasporti.

13.06. Franceschini ironico sui retroscena: «Domani accordo con Grillo e Salvini». Dario Franceschini contro i retriscena che lo descrivono come possibile capo di un nuovo governo. «Niente male i retroscena: ieri ho fatto accordo con Berlusconi, oggi con D’Alema. Anticipo per i giornalisti: domani con Grillo e poi Salvini», ha scritto il ministro dei Beni Culturali su Twitter.

 

consultazioni quirinale
(Immagine: screenshot da account Twitter @darifrance)

 

12.55. Consultazioni Quirinale, Formisano (Ppa): «Necessaria legge elettorale omogenea». «Abbiamo confermato la totale fiducia nell’operato e nelle prerogative del presidente della Repubblica. Ci ha confermato che ha volontà di risolvere in tempi rapidi questa crisi», è quato dichiarato da Aniello Formisano, esponente della componente Movimento Partito pensiero e azione, dopo le consultazioni al Quirinale con il capo dello Stato. È necessario «dotarsi di una legge elettorale omogenea. Abbiamo auspicato che ci sia un Governo con la maggioranza quanto più ampia possibile».

12.40. Consultazioni Quirinale, Tori (Fare!): «Interim a Renzi? Sì per legge elettorale». «Spero che venga scelta una figura di alto profilo internazionale, anche tenendo in conto le grandi e complesse sfide che il nostro Paese deve affrontare al livello internazionale», ha affermato Flavio Tosi, come esponente della componente FARE!-PRI al termine della consultazione con il presidente della Repubblica Sergio Mattarella al Quirinale. «Se non si raggiunge il risultato di un governo a larghe intese, come sembra, allora venga un governo che affronti il tema delle legge elettorale e pochi altri. Penso a una legge che garantisca governabilità perché questo Paese ha bisogno di un vincitore delle elezioni in grado di governare. Ora l’auspicio è che si trovi un accordo che svelenisca il clima nel Paese». Tosi dice sì, se lo scopo del governo è quello di riscrivere la legge elettorale, ad un incarico ad interim per Renzi.

12.28. Consultazioni Quirinale, Vaccaro (Idea): «Maggioranza per le rifome». «Abbiamo chiesto il massimo per dare al Paese il governo che merita nel tempi piu’ brevi possibile e dare una maggioranza piu’ ampia per le riforme», ha dichiarato il deputato Guglielmo Vaccaro, esponente di Idea, al termine della consultazione al Quirinale.

12.15. Consultazioni Quirinale, Buttiglione (Udc): «Governo che completi riforme». «Siamo disponibili a sostenere un governo che abbia una funzione di decantazione, completi le riforme e faccia la riforma elettorale», è quanto dichiarato da Rocco Buttiglione dell’Udc al Quirinale. «Serve una cultura della mediazione, dialogo, ascolto paziente per arrivare a un sintesi politica. È il metodo della cultura politica democratico cristiana di Aldo Moro per fare le riforme che durino», ha puntualizzato. Buttiglione ha ribadito il no ad elezioni subito «perché entreremmo in un vicolo cieco».

(Foto di copertina: ANSA / GIUSEPPE LAMI)

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