Esiste una maniera, di regolare a livello ormonale l’uomo, e abbattere per un periodo limitato gli spermatozoi attivi e ridurre così il rischio di gravidanze indesiderate. Si tratta di una iniezione, in uno studio ancora in fase sperimentale, arrivata alla fase due.
A confermarlo a La Stampa è stato Mario Philip Reyes Festin dell’Organizzazione Mondiale della Sanità: «Sebbene le iniezioni sono efficaci nel ridurre il tasso di gravidanze, la combinazione ormonale deve essere studiata più a fondo per ottenere un buon equilibrio tra efficacia e sicurezza».
Se per le donne esiste esistono vari tipi di anticoncezionali di tipo ormonale questo test permette di inibire temporaneamente la fertilità. Lo studio, che sta dando ottimi risultati, è stato condotto su 320 uomini di età compresa tra i 18 e i 45 anni, arruolati Australia, Cile, Germania, India, Indonesia, Italia e Regno Unito. «Lo studio mostra che è possibile avere un contraccettivo ormonale per gli uomini che riduce il rischio di gravidanze non pianificate» ha dichiarato Mario Philip Reyes Festin dell’Oms rendendo noti i risultati sulla rivista Journal of Clinical Endocrinology & Metabolism.
In cosa consiste la sperimentazione? Tutti gli uomini sono stati sottoposti, a distanza di otto settimane, a un’iniezione di testosterone undecanoato, una forma di testosterone, con un progestinico chiamato noretisterone enantato. Il composto risulta efficace nel 96% dei casi, dimostrando un tasso di successo sovrapponibile a quello di altre strategie anticoncezionali. Resta però da capire in maniera ulteriore quali siano gli effetti collaterali, inclusi quelli più “banali” come depressione e sbalzi umorali. Insomma, secondo quanto riferito da Reyes Festin bisognerà ancora attendere.
(in copertina foto d’archivio. Credit Image: © Subhash Sharma via ZUMA Wire)