Una scena piuttosto macabra si è presentata davanti agli occhi di una donna che si trovava a passare davanti a uno dei tanti campi di Tuscania, in provincia di Viterbo. Un corvo, ucciso, era stato legato a una canna a mo’ di spaventapasseri ed era stato collocato nel terreno per tenere lontani gli altri volatili.
La donna, che non ha retto alla scena piuttosto cruenta, ha subito avvisato le forze dell’ordine che, recatesi sul posto, hanno fatto i dovuti accertamenti. Risaliti, quindi, al proprietario del campo, lo hanno denunciato per uccisione di animali.
Non è la prima volta che accade. Qualche tempo fa fece scalpore la notizia di tre conigli appesi a un ciliegio per allontanare gli uccelli dai frutti. In quell’occasione, un contadino di Quarrata, in provincia di Pistoia, aveva scuoiato gli animali e aveva riempito le loro pellicce con paglia e fieno. Un’usanza che, a quanto pare, era anche piuttosto diffusa in zona.
L’utilizzo di animali morti per allontanare i volatili è assolutamente da condannare. E il caso di Tuscania rientra nella fattispecie. Non sarebbe stato meglio ricreare uno di quei fantocci così caratteristici che rendono unici i paesaggi agricoli italiani e non solo? Qualcuno, però, a quanto pare ha deciso di puntare tutto sullo splatter. L’uomo della Tuscia, 62 anni, ora dovrà rispondere del suo gesto.
(FOTO: Christoph Schmidt/dpa)