Pnr: cosa cambia per chi vola

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Arriva il PNR (Passenger name record in inglese) fornito dalle compagnie aeree controllabile con più facilità negli stati membri

Il Grande Fratello piomba negli aeroporti, in nome, ovvio, dell’antiterrorismo. Tutti i passeggeri, in base ai nuovi accordi a Bruxelles, potranno esser identificati con estrema facilità e i loro dati saranno accessibili per sei mesi e poi conservati per altri quattro anni e mezzo. La privacy sarà garantita dalle legislazioni nazionali e attraverso un addetto di controllo nelle Unità informative sui passeggeri.



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– Nel pieno rispetto della privacy i governi potranno utilizzare i dati dei passeggeri dei voli aerei per l’anti-terrorismo o per gravi reati: tramite il PNR (Passenger name record in inglese) fornito dalle compagnie aeree. Lo scambio dei Pnr può avvenire tra i Paesi membri e anche con Stati fuori dall’Ue. Non solo: ci sarà una sorta di linea guida per il trasferimento dei Pnr adottata da tutti i 28 Paesi europei. L’Europarlamento si è impegnato a votare le nuove regole sul Pnr prima possibile. Dopo l’approvazione definitiva del Consiglio i Paesi membri avranno due anni per mettersi in regola.

(in copertina foto ANSA/ANGELO CARCONI)