Dado minacciato di morte dai Casamonica
30/08/2015 di Redazione
Dado, al secolo Gabriele Pellegrini, preso di mira su Facebook dai membri della famiglia Casamonica, che con insulti e minacce avevano dimostrato di non aver per nulla gradito la parodia canora che il comico aveva diffuso sul web dopo i funerali-show di Vittorio Casamonica. Dado però replica con un appello rivolto a giornalisti, attori e registi, che invita a partecipare al suo prossimo spettacolo romano, in nome della libertà di satira.
LA CANZONE DI DADO SUI FUNERALI DI CASAMONICA –
Tutto era cominciato qualche giorno fa quando Dado, famoso al grande pubblico per la sua partecipazione a Zelig e a Servizio Pubblico di Michele Santoro, pubblica una parodia dei funerali di Casamonica sulle note di Non voglio mica la Luna, parte del suo format su YouTube, Cantala notizia.
LE MINACCE DI MORTE –
Sulla pagina Facebook del comico, però, erano cominciati ad apparire insulti e vere e proprie minacce di morte da parte di alcuni membri del clan Casamonica che avevano anche ingaggiato una dura battaglia verbale con i fan di Dado, rivendicando il proprio diritto di fare «un funerale come c… pare a noi» e attaccando il cantante per aver deriso il loro congiunto defunto.
«NON HO PAURA» –
Dopo un iniziale silenzio, Dado è andato comunque in scena a Roma, dicendo poi a Repubblica di non aver paura delle minacce dei Casamonica: «I messaggi sul web sono come i baci Perugina – aveva detto – Ti metteresti paura se aprendone uno trovassi scritto “li mortacci tua”?». E invita tutti per il suo ultimo spettacolo nella rassegna “All’ombra del Colosseo”, il 4 settembre:
“E’ nata persino una pagina Je suis Dado, e mi sono arrivati messaggi di affetto davvero da tante parti, anche da Marco Travaglio e dagli amici di Made in Sud, senza dimenticare Antonello Venditti che ieri sera, al mio spettacolo, è voluto salire sul palco e cantare con insieme “Roma capoccia”. E così anche con i miei autori abbiamo pensato di andare oltre il click e dedicare l’ultima serata dei miei spettacoli romani alla libertà di espressione, di stampa e di satira. Mi piacerebbe che quella sera ci fossero i miei amici con me: Enrico Brignano, Lillo e Greg, Paola Cortellesi, Max Giusti, Max Tortora, Maurizio Crozza, e mi scuso se dimentico qualcuno”.
(Photocredit copertina: YouTube)