«Una preside ha impedito di parlare alla mamma di Davide Bifolco»
18/12/2015 di Redazione
È polemica a Napoli in merito a un’assemblea organizzata dagli studenti del liceo Jacopo Sannazzaro con ospite Flora la mamma di Davide Bifolco, il 17enne ucciso nel Rione Traiano il 5 settembre 2014 mentre tentava di fuggire a un posto di blocco (il carabiniere imputato, Giovanni Macchiarolo, ha chiesto il rito abbreviato, la richiesta di condanna formulata dal pm è di cinque anni di reclusione). Secondo la denuncia che arriva dagli stessi ragazzi e da Acad – Associazione contro gli abusi in divisa Onlus, anch’essa invitata all’evento, la preside avrebbe interrotto l’incontro – a cui non aveva dato autorizzazione – e impedito alla signora Flora di parlare.
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Questo il post di denuncia pubblicato da ACAD sulla propria pagina Facebook:
ULTIM’ORA: gravissimo atto di intimidazione e censura; Stamattina ACAD, insieme all ass Davide Bifolco e a Flora la mamma di Davide, stavano tenendo una presentazione con centinaia di studenti nel Liceo Jacopo Sannazzaro nella settimana degli studenti. La preside del Liceo ha interrotto l assemblea minacciando gli studenti di denuncia e impedendo l intervento della madre di Davide Bifolco. Un fatto gravissimo di censura e intimidazione contro chi democraticamente chiede verità e giustizia.
Questo invece il comunicato diffuso dagli studenti del Liceo Sannazzaro:
Nell’ambito della “settimana dello studente ” , il Collettivo Autonomo Sannazaro ha organizzato conferenze su diversi temi legati alla cultura e la democrazia . L’unica conferenza non autorizzata dalla preside è stata quella che vedeva ospiti gli avvocati di A.C.A.D.(Associazione Contro gli Abusi in Divisa) e la famiglia di Davide Bifolco .
Pacificamente gli studenti e il collettivo hanno dato lo stesso la possibilità di svolgere la conferenza e il dibattito , considerato essenziale e alla pari con altre tematiche trattate.
Nel pieno svolgimento dell’attività , con una grande partecipazione di studenti e con i dovuti chiarimenti sulla situazione , un gruppo di professori eseguendo gli ordini della dirigente e della vice-preside sono entrati nell’aula magna, instillando panico e paura immotivata negli studenti, invitandoli ad uscire e interrompendo gli esperti che conferivano .
Per noi questo è un atto violento , repressivo e svolto tramite prevaricazione e abuso della propria posizione sui ragazzi (specialmente i più piccoli) .
Un atto profondamente offensivo verso la madre di Davide Bifolco, alla quale è stato impedito di raccontare la storia di suo figlio e di dibattere sul perché questo possa succedere in un quartiere periferico di Napoli e non nella “Napoli bene ” .
A seguito di questi fatti , gli ospiti e alcuni ragazzi hanno subito intimidazioni e minacce di denunce , al momento non ancora chiarendo le motivazione reali di una tale folle presa di posizione .
Non ci fermiamo , la lucha sigue .
Photocredit copertina ANSA/ CESARE ABBATE