Per chi condivide post offensivi in un gruppo su Facebook, con l’aggiunta di un semplice commento privo di insulti, non si configura il reato di diffamazione aggravata. A stabilirlo una sentenza (n. 3981/2016) della quinta sezione penale della Cassazione. Il verdetto
diffuso dallo “Studio Cataldi” è stato emesso il 29 gennaio scorso.
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– Nella sentenza è stato accolto il ricorso di un uomo condannato in appello per il reato di diffamazione aggravata: il fatto non sussiste. Secondo la Suprema Corte l’imputato, pur condividendo l’opinione critica espressa da altri, non ha avuto una condotta offensiva né essa può desumersi dal contesto in cui ha manifestato il suo giudizio critico.
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(in copertina foto d’archivio JONATHAN NACKSTRAND/AFP/Getty Images)