Domenico Maurantonio, continua il giallo: è morto due ore prima del suo ultimo messaggio?

Domenico Maurantonio è morto due ore prima di quelle 5:30 in cui è partito il messaggio Whatsapp dal suo telefono che finora è stato ritenuto la prova più evidente dell’ora della morte del giovane in gita con la scuola a Milano. Due ore prima, dunque, dell’ora finora appurata dalle indagini e che fa scattare in automatico la domanda: chi ha mandato, allora, il messaggino dal telefono del ragazzo morto?

DOMENICO MAURANTONIO E’ MORTO DUE ORE PRIMA

Le ultime notizie riportate dal TgCom.

Il ragazzo non aveva con sé il cellulare al momento della caduta, la cui ora era stata stabilita in base all’ultimo messaggio inviato: quindi tra le 5:30 e le 7:30, quando i compagni si sono svegliati e accorti della sua assenza. Portando indietro le lancette di due ore la questione è riaperta: chi ha inviato quel messaggio Whatsapp?

Le indagini sono a un punto morto: gli interrogatori dei compagni di classe si stanno rivelando “infruttuosi”, i genitori continuano a negare che il figlio abbia mai avuto “tendenze suicide”; un pool di scienziati, genetisti, criminologi e ingegneri hanno portato a termine accurate analisi.

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DOMENICO MAURANTONIO, CONTINUANO LE INDAGINI

“Nessuna traccia biologica sul livido che aveva fatto sospettare che qualcuno lo avesse trattenuto prima di cadere”, e sono in corso nuovi test biologici e fonometrici per stabilire “l’esatta ubicazione dei ragazzi sul piano dell’albergo”. Il ragazzo aveva bevuto quella sera, ma le analisi del sangue dimostrano che è caduto di sotto probabilmente non più di 20 minuti dopo l’assunzione dell’alcool. Sono state effettuate anche prove balistiche. 

Secondo un test effettuato con un manichino, il ragazzo sarebbe precipitato a piombo, cioè con un volo parallelo o rasente alla parete dell’albergo. Resta da chiarire come mai il cadavere sia stato trovato rannicchiato: una posizione incompatibile con il volo di questo tipo.

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