Donald Sterling: il patron NBA che sgrida la fidanzata perché sta vicino ai “neri”

Lui rimprovera lei perché si mostra accanto ai neri e le spiega quanto siano inferiori, poi tutto finisce in rete e provoca uno scandalo.

donald sterling

QUANDO LA COPPIA SCOPPIA – Donald Sterling e V. Stiviano sono in causa, lei è una modella ventenne italoamericana, lui è formalmente sposato, ottantenne e padrone del Los Angeles Clippers, squadra del basket NBA. Lui non è nuovo ad accuse di razzismo, nel 2009 ha dovuto pagare quasi tre milioni di dollari come condanna per aver discriminato gli inquilini neri e ispanici nei suoi complessi immobiliari, nel 2010 Elgin Baylor, un manager che è una leggenda della NBA, ha raccontato delle proteste di tre giocatori perché portava donne negli spogliatoi invitandole ad ammirare «quei meravigliosi corpi neri.» Secondo Baylor avrebbe «una mentalità da piantatore», intesi quelli che impiegavano i neri nelle piantagioni in condizione di schiavitù

LA LEZIONE DEL RAZZISTA – Oggi si sente spiegare alla fidanzata che i neri sono inferiori, che in Israele li trattano peggio dei cani e che quindi si può discriminarli. Da qui l’invito a non portarli alle partite o a non farsi ritrarre insieme a loro, com’era accaduto alla giovane che aveva pubblicato su Instagram una sua foto con Magic Johnson: «Non puoi metterlo su Instagram e non puoi portarlo alle partite. Va bene?». Un florilegio di sconcezze che il presidente Obama ha bollato come «incredibilmente offensive e razziste» e che hanno scatenato su tutte le reazioni dei giocatori neri, dalla star dei Miami Heats, LeBron  James, che ha dichiarato: «Non c’è posto per Donald Sterling nella Nba, non c’è posto per lui» allo stesso Magic, che non l’ha presa bene. E non l’hanno presa bene nemmeno le autorità della NBA, che hanno aperto un’inchiesta e ancora peggio l’han presa i neri d’America in generale, molti dei quali da Snoop Dog in giù hanno affidato alla rete repliche taglienti all’indirizzo dell’anziano miliardario americano.

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