C’è anche Donatella Rettore tra i correntisti della Popolare di Vicenza che hanno subito ingenti danni economici dopo lo scandalo scoppiato nel 2015. La cantante rock, nota al grande pubblico soprattutto negli anni Ottanta quando interpretò brani come Splendido splendente e Cobra è cliente dell’istituto di credito veneto dagli anni Settanta, quando il padre aveva aperto per lei un libretto di risparmio presso quella che – all’epoca – si chiamava Banca Popolare di Castelfranco.
Un danno che, a quanto pare, si aggira intorno ai 500mila euro. Anche un noto volto dello spettacolo, dunque, è rimasto vittima di quegli acquisti di titoli sconsiderati, che in circa due anni sono passati da 62,5 a 0,1 euro di valore. Tuttavia, la Rettore – a differenza dei piccoli risparmiatori – ha preso con filosofia la situazione in cui si è trovata coinvolta.
«Innanzitutto – ha detto la Rettore al quotidiano La Tribuna – non ho cambiato banca. Non avrebbe senso, infatti, farlo ora perché ormai i vertici sono stati sostituiti ed è inutile prendersela con cassieri e dipendenti che sono stati a loro volta truffati
«Perché regalare altri soldi a un avvocato? Prima di vedere un qualsiasi risarcimento, o comunque la soluzione della vicenda, farei in tempo a morire e pure a rinascere». Insomma, nessun procedimento penale-civile che possa comportare uno stress ulteriore per la cantante, alle prese con alcuni problemi di salute in questo momento. La Rettore, infatti, ha rinunciato alla partecipazione al programma di Raiuno Tali&Quali Show a causa di una grave infezione virale ai reni e alle vie respiratorie superiori.