È morta Hélène Pastor, la nobildonna di Monaco ferita nell’agguato di Nizza
21/05/2014 di Stefania Carboni

L’ereditiera di Monaco, Hélène Pastor, è morta questa mattina alle 6 all’ospedale di Nizza per le ferite riportate nell’attentato in cui è stato ucciso a fucilate il suo maggiordomo e autista, Mohamed Darwish, di 64 anni. La Pastor, una delle donne più ricche del Principato e amica dei Grimaldi aveva 77 anni.
L’AGGUATO – Martedì 6 maggio la donna e il suo autista hanno subito quello che la polizia ha definito “un agguato” nei pressi dell’ospedale L’Archet, a ovest di Nizza. Tutto accadde nel giro di pochi minuti. Intorno alle 19 Hélène Pastor era andata a trovare suo figlio Gildo Pallanco Pastor, ricoverato dallo scorso febbraio. Quando l’auto ha rallentato la marcia per uscire dal parcheggio un uomo a volto scoperto accompagnato da un complice si è avvicinato al veicolo e ha sparato con un’arma a canna lunga (probabilmente un fucile). due colpi e poi l’auto, fuori controllo, è finita su un muretto pochi metri più avanti al luogo dell’attentato. Il gesto è stato immortalato dalle telecamere di sorveglianza e la dinamica è stata confermata da diversi testimoni presenti sul posto.
LA PISTA DELLA N’DRANGHETA – Chi ha ucciso Hélène? Il commando, composto da uomini armati a volto scoperto, secondo gli inquirenti aveva il compito di uccidere proprio il figlio, probabilmente per un caso legato alla Brasserie di cui è proprietario, uno dei locali più «in» del Principato di Monaco. E secondo quanto ricostruito da Paolo Berizzi di Repubblica, dietro questo gesto potrebbe nascondersi sia la n’drangheta calabrese che ha trovato terreno fertile nell’estremo ponente della provincia d’Imperia, con il comune di Bordighera sciolto per le infiltrazioni delle n’drine, sia dai bastioni ceceni che stanno tenendo in mano Nizza e la Costa azzurra.
DIETRO I PASTOR – Hèléne Pastor era una dei tre eredi di una ricca dinastia di costruttori e deteneva una quota molto consistente del patrimonio immobiliare del Principato. Il Secolo XIX riporta l’opinione di Nice Matin sulla dinastia:
«Ha plasmato il paesaggio di Monaco» perché da quattro generazioni (il capostipite Giovanni Battista Pastor, scalpellino di Pigna, arrivò nel Principato dalla provincia di Imperia all’inizio del secolo scorso) ha costruito e posseduto palazzi sotto la dinastia dei Grimaldi. Hélène era amica del principe Ranieri e della principessa Grace e l’attuale sovrano Alberto si era detto profondamente turbato e in pena dopo l’attentato. Ma oggi tutto il Principato è sotto choc.
MALAVITA E PALAZZINARI – Una casa a Montecarlo su tre è sua. Il suo patrimonio? Intorno ai 19 miliardi di euro. A Monaco è partito l’ordine di chiudere i conti correnti dei non residenti. Scelta, quest’ultima, non casuale che ha portato ad un aumento del prezzo delle case. Per questo i palazzinari di Monaco, secondo ambienti investigativi, devono ora vedersela con la malavita che cerca di estendere il suo potere sulla zona. Per l’agguato della nobildonna non è stata fermata ancora nessuna persona. Il piatto ricco di “interessi della malavita” porta alla figura di Gildo, che probabilmente ha detto no ad un’operazione di compravendita della Brasserie, come accade a molti locali del porto che cambiano nome con operazioni finanziarie non sempre trasparenti. Ora, dopo che Helene ha chiuso gli occhi, si scava ancora cercando un colpevole. Finora invano.