Ecco perché gli uomini tradiscono
09/01/2012 di Tommaso Caldarelli
Se un uomo non tradisce, o non desidera la fuga, è solo perché sta accettando in maniera passiva un modello sociale che nega la sua natura: è questo il concetto che emerge in una ricerca di uno psicologo-sociologo americano, Eric Anderson, che insegna all’Università di Winchester, e che ha pubblicato di recente tutto nel libro intitolato The Monogamy Gap: Men, Love, and the Reality of Cheating. Il Daily Mail riporta il suo pensiero, suffragato da una ricerca scientifica.
TUTTA NATURA – Dopo interviste ad un campione di 120 maschi, sia omo che eterosessuali, “il 78% degli interrogati ha ammesso di aver tradito, anche se affermavano di amare e di voler rimanere con il proprio partner”. La monogamia è “emotiva”, non “sessuale”, secondo Anderson, perché il corpo tende al sesso con le altre persone in maniera somatica. “Crescere una famiglia, la stabilità, è un affare emotivo, non sessuale, e conta molto più quell’elemento. Ma il nostro desiderio non muore, cambia dal partner alle altre persone. Quando il sesso muore, la relazione è appena iniziata”, spiega Anderson. “Gli uomini cercano sesso ricreativo – non storie – e amano davvero la loro compagna. Se così non fosse, l’avrebbero lasciata”, e in effetti per il sociologo è meglio “tradire e pentirsene” che confessare al proprio partner la propria insoddisfazione sessuale, “vera e sempre efficace arma di fine rapporto”. Gli uomini non provano niente di male nel sesso fuori dal rapporto, anche se certo non lascerebbero farlo al proprio partner: il che forse “non è equo”, ma è certamente naturale.