Ecco perché hanno spostato Gregorio De Falco
26/09/2014 di Redazione
«Normale avvicendamento». L’ammiraglio Arturo Faraone, direttore marittimo della Guardia costiera toscana, spiega così il trasferimento di Gregorio De Falco, comandante della Capitaneria di Porto di Livorno che tra gli applausi salvò l’onore della marina italiana
LE SPIEGAZIONI – «Non esiste nessuna dietrologia: una punizione non avrebbe alcun senso, De Falco è da sette anni nel settore operativo» – cerca di chiaririe Faraone intervistato da Libero – «Dal 28 settembre invece assumerà l’incarico di capo uffici studi della direzione marittima, sempre qui a Livorno. Si tratta di un incarico di crescita». Ieri De Falco si era sfogato annunciando anche la possibilità di portare le carte agli avvocati: «Mi hanno appena detto che dovrò lasciare il servizio operazioni e sarò destinato ad un ufficio amministrativo. Sono amareggiato: sono un militare e dunque eseguirò gli ordini, ma sono convinto di essere vittima di mobbing. Valuterò azioni legali». Faraone risponde così: «Posso capire che De Falco ami il suo lavoro operativo, ma sono certo che saprà far bene anche in un ruolo diverso che, ripeto, semmai andrà a premiarlo»