«La primavera araba è stata determinata dalla frustrazione sessuale»

La cosiddetta “primavera araba” non solo avrebbe liberato le persone a livello politico, ma anche a livello più intimo, infatti, secondo quanto riportato da Bild, la “frustrazione sessuale” potrebbe essere il motivo per cui le persone nei paesi arabi sono scese in piazza nel 2011. Questa tesi è sostenuta dallo studioso franco-tunisino dell’islam Mathieu Guidère nel suo libro “Sexe et Charia” (Sesso e Sharia). «Con l’euforia del cambiamento» in Egitto, Marocco e Tunisia è arrivata la liberazione sessuale, ma alcuni uomini hanno abusato di questa libertà, a volte con molestie e violenze a adanni di donne in luoghi pubblici. Guidère parla di una «liberazione paradossale».

Foto: John Moore/Getty Images
Foto: John Moore/Getty Images

IL PICCO DELLA FRUSTRAZIONE – «La frustrazione sessuale aveva raggiunto il suo picco prima delle rivoluzioni in piazza del 2011 – 2012» – ha detto lo studioso – e con le rivolte il bigottismo era giunto al termine: uomini e donne potevano passeggiare mano nella mano e baciarsi, senza aver paura di finire in galera. Tuttavia tutto questo non è durato molto, visto che con la presa del potere da parte dei fratelli musulmani in Egitto, il sentimento religioso è tornato molto infretta e questo ha impedito che vi fosse una liberazione sessuale vera e propria. «Al fine di limitare questo fenomeno, la sessualità dei giovani è stata catalogata e sono stati elencati i comportamenti ammessi dalla Sharia e quelli vietati, come ad esempio il sesso orale. Dopo la cacciata degli islamisti, le nuove autorità stanno islamizzando la sessualità, motivo per il quale vi sono persone che agiscono nell’ombra. «Per ora la rivoluzione sessuale in questi paesi è conclusa», ha detto Guidère , quindi ora la frustrazione  è tornata ad alti livelli tra i giovani dei paesi arabi.

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LA RIVOLUZIONE STRUMENTALIZZATA – Il professore ha anche un’altra tesi secondo la quale, con la scusa della religione, gli islamisti cercano di sfruttare sessualmente le donne. Guidère sostiene che in Nigeria, la setta Boko Haram usa le donne per ridurre la frustrazione sessuale degli uomini e che la religione viene usata per soddisfare i loro bisogni più segreti e nascosti. «La rivoluzione sessuale araba è stata inghiottita dall’ideologia islamista e strumentalizzata politicamente come pretesto per arrivare alla sottomissione del corpo delle donne», ha concluso lo studioso.

(Photocredit: Jeff J Mitchell/Getty Images & John Moore/Getty Images)

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